Biografia

Uno dei migliori songwriter americani della sua generazione, John Hiatt è attivo dagli anni ’70 e ha inciso una ventina di dischi, oltre ad avere scritto canzoni reinterpretate da Iggy Pop, Neville Brothers, Bonnie Raitt e Bob Dylan. Originario di Indianapolis (dove è nato il 20 agosto del 1952) debutta nel ’74 con HANGIN' AROUND THE OBSERVATORY, molto ben accolto dalla critica. Nonostante la stima e il successo sotterraneo, però, Hiatt non riesce a sfondare presso il grande pubblico: tra la fine dei ’70 e i primi anni ’80 si alternano così ottimi lavori (in WARMING UP TO THE ICE AGE fa capolino anche Elvis Costello) e diversi cambi di etichetta dovuti allo scarso riscontro commerciale. Nel 1987 incide per la A&M il suo capolavoro, BRING THE FAMILY, che contiene la nota “Have a little...

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Discografia di John Hiatt

Tutti gli album di John Hiatt, dall'esordio del 1974 fino all'ultimo album.

HANGIN' AROUND THE OBSERVATORY Epic
OVERCOATS Epic
SLUG LINE MCA
TWO BIT MONSTERS MCA
ALL OF A SUDDEN Geffen
RIDING WITH THE KING Geffen
WARMING UP TO THE ICE AGE Geffen
BRING THE FAMILY A&M
SLOW TURNING A&M
STOLEN MOMENTS A&M
PERFECTLY GOOD GUITAR A&M
HIATT COMES ALIVE AT BUDOKAN? A&M
WALK ON Capitol
LITTLE HEAD Capitol
GREATEST HITS: THE A&M YEARS A&M
CROSSING MUDDY WATERS Vanguard
THE TIKI BAR IS OPEN Vanguard
BENEATH THIS GRUFF EXTERIOR Sanctuary
MASTER OF DISASTER New West
LIVE FROM AUSTIN TX New West
SAME OLD MAN New West
THE OPEN ROAD New West
DIRTY JEANS AND MUDSLIDE HYMNS New West
MYSTIC PINBALL New West
HERE TO STAY: BEST OF 2000-2012 New West
TERMS OF MY SURRENDER New West

Tutte le ultime notizie su John Hiatt

Lyle Lovett
01/11/2019

Lyle, Lovett, un cowboy man atipico

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Le ultime recensioni di John Hiatt

John Hiatt - TERMS OF MY SURRENDER

A circa un anno di distanza dalla pubblicazione della raccolta "Here to stay: best of 2000-2012", il songwriter americano John Hiatt torna sulle scene con un nuovo album in studio intitolato "Terms of my surrender". Il disco, ideale successore di...
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John Hiatt - THE OPEN ROAD

Il termometro di casa Hiatt segna tempo stabile, guardate la foto di copertina e proverete una sensazione di familiarità: John solitario e riflessivo a passeggio su un prato, sullo sfondo nient’altro che un albero spoglio. Un’immagine da classico...
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John Hiatt - THE OPEN ROAD

Accompagnato dalla sua touring band (Doug Lancio alla chitarra, Patrick O’Hearn al basso, Kevin Blevins alla batteria), il cantautore dell’Indiana lascia le atmosfere rurali e semiacustiche del precedente “Same old man” per un disco di rock...
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John Hiatt - SAME OLD MAN

Date retta a lui, che stavolta lo dice chiaro e tondo di essere il vecchio uomo di sempre, solo con “qualche cellula cerebrale e molti capelli in meno” (ironico lo è sempre stato, anche questa non è una novità). A parte qualche sbandata new wave...
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John Hiatt - SAME OLD MAN

Sempre in bilico tra musica acustica ed elettricità, rock e tradizione, il cantautore di Indianapolis, 56 anni in agosto e una ventina di album alle spalle, propende stavolta per un suono country-folk-rockabilly volutamente dimesso, nostalgico e...
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John Hiatt - MASTER OF DISASTER

Da buon recensore diligente, prima di mettermi a scrivere del nuovo disco di John Hiatt sono andato a rileggermi quanto avevo scritto su Rockol a proposito degli album precedenti. Oltre a tentare di non ripetermi – e possibilmente di non...
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John Hiatt - MASTER OF DISASTER

A due anni da “Beneath this gruff exterior” – inciso con i Goners - torna uno dei nomi più apprezzati del cantautorato rock americano: John Hiatt “Master of disaster” è stato prodotto da Jim Dickinson, già nella band che incise lo storico “Bring...
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John Hiatt - BENEATH THIS GRUFF EXTERIOR

Ci sono voci destinate a rimanere nell’ombra. Chiamateli “beautiful losers”, “outsider” o trovate loro qualche altra etichetta sterotipata, ma la sostanza non cambierà. Sono quelli che incidono i cosiddetti “dischi minori”, che si guadagnano la...
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John Hiatt - BENEATH THIS GRUFF EXTERIOR

Torna il cantatutore-rocker John Hiatt: “Beneath this gruff exterior” segue “The tiki bar is open” del 2001. In tutti i sensi: è inciso con la stessa band, i Goners (che per la prima volta sono co-intestatari del lavoro, pur avendo lavorato...
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