John Hiatt
Le recensioni

Recensioni
A circa un anno di distanza dalla pubblicazione della raccolta "Here to stay: best of 2000-2012", il songwriter americano John Hiatt torna sulle scene con un nuovo album in studio intitolato "Terms of my surrender". Il disco, ideale successore di...
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Il termometro di casa Hiatt segna tempo stabile, guardate la foto di copertina e proverete una sensazione di familiarità: John solitario e riflessivo a passeggio su un prato, sullo sfondo nient’altro che un albero spoglio. Un’immagine da classico...
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Accompagnato dalla sua touring band (Doug Lancio alla chitarra, Patrick O’Hearn al basso, Kevin Blevins alla batteria), il cantautore dell’Indiana lascia le atmosfere rurali e semiacustiche del precedente “Same old man” per un disco di rock...
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Date retta a lui, che stavolta lo dice chiaro e tondo di essere il vecchio uomo di sempre, solo con “qualche cellula cerebrale e molti capelli in meno” (ironico lo è sempre stato, anche questa non è una novità). A parte qualche sbandata new wave...
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Sempre in bilico tra musica acustica ed elettricità, rock e tradizione, il cantautore di Indianapolis, 56 anni in agosto e una ventina di album alle spalle, propende stavolta per un suono country-folk-rockabilly volutamente dimesso, nostalgico e...
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Da buon recensore diligente, prima di mettermi a scrivere del nuovo disco di John Hiatt sono andato a rileggermi quanto avevo scritto su Rockol a proposito degli album precedenti. Oltre a tentare di non ripetermi – e possibilmente di non...
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