Ad un certo punto, ogni springsteeniano lo ha pensato: il Boss ha richiamato Little Steven nella E Street Band per affetto, e un poì come comparsa. Se avete visto un concerto del gruppo, l'amicizia tra i due è una delle storie, ma allo stesso tempo non si può non notare che spesso la chitarra di Van Zandt non viene suonata, e l'attenzione è più sulle espressioni ("fa gli assoli con la faccia", mi disse qualcuno) che non sulla parte musicale, qualche momento e qualche eccezione a parte.
Invece, la scelta di Springsteen di mettere in pausa la E Street Band per Broadway ci ha regalato uno Little Steven in grandissima forma musicale, un artista che si è ripreso quello che è suo. "Soulfire live!" ne è la dimostrazione, ancora più del disco di studio uscito giusto un anno fa.
Pubblicato a sorpresa la settimana scorsa, "Soulfire live!" è specchio fedele del tour, sbarcato anche in Italia la scorsa estate e lo scorso inverno. Accompagnato dai Disciples of Soul - una band di 15 elementi, con fiati, percussioni e quant'altro - Stefanino rispolvera il suono del Jersey Shore, quello che ha dato i natali al Boss: del rythm & blues, rock & roll, soul, reggae. Oltre ai brani di "Soulfire" - la rilettura personale delle canzoni scritte per altri - ci sono i classici del suo repertorio: "I Am A Patriot", inserita in una suite reggae che comincia con "Solidarity" e "Leonard Peltier" e "Bitter fruit" (sapevate che venne tradotta in Italiano da Venditti? "Prendilo tu questo frutto amaro...").
C'è davvero di tutto, in queste 2 ore e mezza di musica, e non si sa da dove partire per indicare qualcosa: forse una menzione la merita l'omaggio alla blaxploitation di "Down And Out In The New York City", 12 minuti di soul funky rock da brividi.
Se c'è un difetto, semmai, è la scelta di lasciare le intro parlate ai brani - a parte quella dello storico Mike Stoller che apre il disco, le altre spezzano un po' il ritmo. Che invece non viene spezzato dalla scelta di assemblare il live da diverse performance, piuttosto che da un unico concerto.
Ma il risultato è che "Soulfire Live!" ci restituisce un grande artista, follemente innamorato della musica. E' un'operazione in perdita, almeno economica: come fai a portare in giro una una banda di queste dimensioni, oggi? Ma è un guadagno stratosferico non solo per Little Steven, che ha finalmente ritrovato la sua dignità musicale da solista. Ed è un guadagno per lo spettatore: “Ciao ragazzi, come stai? Stasera vi farò fare un giro attraverso la storia del rock and roll americano” - disse in apertura del concerto di Pistoia, la scorsa estate. Vero: una lezione di storia del rock, e di quelle piacevoli e che ascolteresti all'infinito.
Utilizza solo immagini e fotografie rese disponibili a fini promozionali
(“for press use”) da case discografiche, agenti di artisti e uffici stampa.
Usa le immagini per finalità di critica ed esercizio del diritto di
cronaca, in modalità degradata conforme alle prescrizioni della legge
sul diritto d'autore, utilizzate ad esclusivo corredo dei propri
contenuti informativi.
Accetta solo fotografie non esclusive, destinate a utilizzo su testate
e, in generale, quelle libere da diritti.
Pubblica immagini fotografiche dal vivo concesse in utilizzo da
fotografi dei quali viene riportato il copyright.
È disponibile a corrispondere all'avente diritto un equo compenso in
caso di pubblicazione di fotografie il cui autore sia, all'atto della
pubblicazione, ignoto.
Segnalazioni
Vogliate segnalarci immediatamente la eventuali presenza di immagini non
rientranti nelle fattispecie di cui sopra, per una nostra rapida
valutazione e, ove confermato l’improprio utilizzo, per una immediata
rimozione.