Damiano dal vivo (con Cremonini): "L'Italia mi fa cag**e sotto"

Le “funny little fears” di Damiano David si sono trasformate in “funny little dreams”: ieri sera erano in oltre 10mila al Forum di Assago per il sold out della prima delle tre tappe italiane – le prossime saranno l’11 e il 12 ottobre a Roma – del “Funny Little Fears World Tour”. E dopo le polemiche nate alla data londinese per i commenti sul palco sui Maneskin, Damiano prova a correggere il tiro e a spiegare il perché della sua carriera solista, dichiarando che l'amore con la band non è finito.
La prima prova italiana per Damiano David solista
Il dato che si nota arrivando al Forum è il pubblico internazionale: in fila e sugli spalti si potevano ascoltare discorsi in diverse lingue del mondo, con gente di tutte le età. C’era chi veniva da lontano e chi oggi doveva svegliarsi presto per andare a scuola. Tra questi Olivia, 8 anni, emozionatissima per il suo primo concerto e in trepidante attesa per cantare “Talk to Me” con la mamma, insieme a tanti altri, grandi e piccoli, coppie e gruppi di amici.
Alle 21.01 si sono accesi i led che hanno colorato il suo nome – unico visual su un palco minimale, quasi a voler rimarcare che l’unico protagonista della serata è stato Damiano David – che ha fatto la sua apparizione sulle note di “Born with a Broken Heart”, per poi proseguire la scaletta senza interruzione e senza dire una parola fino a “Voices”. E anche se il suo repertorio da solista è inevitabilmente meno conosciuto, lo zoccolo duro dei fan c’era e si è fatto sentire. Quei discorsi multilingue sono diventati una voce unica che cantava le canzoni.
"Posso dire che l’Italia è l’unico posto che mi fa cagare sotto? Ci tengo a fa’ bella figura" – ha detto Damiano rompendo il silenzio. E forse è per questo timore che durante la prima parte del live è stato quasi nascosto dietro le luci a tratti insistentemente psichedeliche.
La cover con Cesare Cremonini
"La mia carriera è iniziata cantando cover per strada – ha proseguito – mi piace farle" – ha detto per annunciare “Locked Out of Heaven” di Bruno Mars. In tema di cover, però, è stata “La nuova stella di Broadway” a rubare la scena, con l’ingresso a sorpresa di Cesare Cremonini che a fine brano si è rivolto al pubblico confessando che ama Damiano “perché dentro il suo cuore ci sono le stelle e c’è anche la strada”.
Le polemiche sui Maneskin
Come spiegato dall’artista con una lunga riflessione, lo spettacolo è stato diviso in più parti. "La prima rappresenta i primi anni di carriera, dove è stato tutto bello e facile, la cosa più bella che la vita potesse darmi. Poi sono cresciuto e qualcosa si è rotto, ho capito che non potevo essere capito per come volevo essere capito. E questo sentimento non ha niente a che fare – ci ha tenuto a sottolinearlo – con gli altri componenti della band, era mio. E per poterlo risolvere non c’era altra possibilità che fare qualcosa da solo, non perché l’amore è finito o ci odiamo, ma perché solo io potevo risolverlo", dice, provando a spiegare le parole sul palco di Londra che avevano fatto pensare a delle liti interne e a una reunion che si allontanava.
La "perfect life" da solista
Così, ha spiegato, è arrivato “Funny Little Fears”. "Questo disco mi ha fatto capire che ero triste perché la mia vita era perfetta ma non era la mia idea di perfezione, era di qualcun altro. E non degli altri componenti della band – ha ripetuto per rimarcare il concetto – ma di un me stesso più giovane, molto meno maturo, che non aveva una cazzo di idea su cosa voleva fare nella vita. E ancora non ce l’ho, ho 26 anni e sto provando cose. Mi piace vivere la mia seconda vita iniziata con questo disco perché ho capito tante cose e adesso è qualcosa di molto vicino alla mia idea di perfezione".
Assist per “Perfect Life”, che ha dato ufficialmente inizio alla seconda parte dello show, quando le luci psichedeliche si sono finalmente placate lasciando spazio all’amore. Quello finito, certo, ma soprattutto quello per Dove Cameron, che si respira in quasi tutta la setlist.
L’iniziale timidezza ha lasciato quindi campo libero alla spavalderia su brani più movimentati come “Zombie Lady” e “Tango” – "sui social mi hanno preso in giro per questo pezzo, ora che sto facendo un tour mondiale piace a tutti" – e persino a un pizzico di presunzione che Damiano si è concesso durante il brano che più di tutti ama cantare live, “Tangerine”, urlando "Quanto caz** sò forte", nonostante, in realtà, non sia stato sempre super impeccabile nell’esecuzione.
Ultimissime canzoni e la scaletta – senza canzoni dei Maneskin – arriva alla fine. "Thank you ladies and gentlemen" – ha ringraziato Damiano, che subito si è corretto ridendo. "Oh scusate, mi si è spento il cervello. Grazie signore e signori, non prendetemi in giro!".
Scaletta
1. Born with a broken heart
2. The first time
3. Mysterious girl
4. Voices
5. Cinnamon
6. Locked out of heaven
7. Talk to me
8. Nothing break like a heart
9. Perfect life
10. Sick of myself
11. The Bruise
12. Tangerine
13. La nuova stella di Broadway (con Cesare Cremonini)
14. Zombie lady
15. Tango
16. Angel
17. Over
18. Mars
19. Encore – First time
20. Naked / Solitude (Finale)