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«REGGAE FILM STAR - Damien Jurado» la recensione di Rockol

Reggae Film Star, il passato parallelo di Damien Jurado

Diciottesimo lavoro per il cantautore di Seattle. Semplice, intenso e mirabile.

Recensione del 09 lug 2022 a cura di Michele Boroni

Voto 8/10

La recensione

Damien Jurado è un personaggio a sé rispetto alla scena del cantautorato americano. Da oltre un quarto di secolo il cantante di Seattle crea canzoni e sforna dischi a un ritmo elevatissimo e ad una qualità sempre eccellente.

Tra fiction e vita vera

“Reggae Film Star” è il diciottesimo disco di Jurado e il quinto della serie autoprodotta da lui partita con “The Horizon Just Laughed” del 2018. Possiamo considerare questo disco come una sorta di concept ambientato nel mondo del cinema, in particolare in quel sottobosco anni 70 della produzione di b movie in un epoca popolata da dischi in vinile, sigarette e celluloide. Insieme a lui il fedele polistrumentista Josh Gordon, qui anche affiancato da un trio di suonatori d'archi, diversi cori e un pianista che rendono il suono ancora più cinematografico. La nickdrakiana “Roger” che apre l'album è un piccolo colpo al cuore: si tratta di una canzone sulla capacità della musica di fare da colonna sonora alla propria vita marginale, il tutto mentre la canzone stessa costruisce una propria vita (“Heard you come through my radio /Sing my truth back to me”). Si tratta di una delle canzoni più disarmanti e commoventi di Jurado. 

I testi di “Reggae Film Star” non sono mai didascalici e così gli attori tristi, i cameramen e gli addetti alla produzione vivono le loro relazioni stanche senza mai raccontare con precisione i dettagli, al punto che non si capisce se quella del mondo del cinema, tra personaggi inventati e attori realmente vissuti, non sia altro che una metafora di un universo immaginato e mai vissuto da Jurado dove ognuno recita il ruolo della propria vita. Musicalmente il disco si muove intorno al classico indie-folk juradiano: “Meeting Eddie Smith” ha tinte latin, “Roger's audition” punta più sul classic rock, mentre “What Happened to the Class of '65?” ha sfumature più psichedeliche. 

Damien Jurado rimane uno dei rari, ancora troppo misconosciuti, cantautori contemporanei capace di raccontare la tranquilla desolazione del genere umano, e lo fa con una magia oscura, malinconica e silenziosa. E dischi piccoli e preziosi come questo “Reggae Film Star” sono un balsamo per l'anima. 

 

Tracklist

01. Roger (03:21)
02. Meeting Eddie Smith (03:38)
03. Roger's Audition (01:59)
04. What Happened To The Class of '65? (04:32)
05. Location, Undisclosed (1980) (02:19)
06. Day Of The Robot (02:23)
07. Ready For My Close Up (04:01)
08. Taped In Front Of A Live Studio Audience (02:00)
09. Whatever Happened To Paul Sand? (02:34)
10. Lois Lambert (01:26)
11. The Pain Of No Return (01:34)
12. Gork Meets The Desert Monster (05:17)
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