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«SONGS IN A CONVERSATION - Roberto Angelini e Rodrigo D'Erasmo» la recensione di Rockol

La celebrazione di Nick Drake

Roberto Angelini e Rodrigo D'Erasmo tornano a cantare le canzoni del cantautore, con ospiti illustri

Recensione del 14 mar 2022 a cura di Gianni Sibilla

Voto 7.5/10

La recensione

Strana storia, quella della popolarità postuma di Nick Drake: in una sorta di serendipità "Pink Moon", il suo album capolavoro, è stato recentemente certificato dalla FIMI disco d'oro in Italia nei giorno del suo 50° compleanno. Non è inusuale, in un periodo in cui le piattaforme rendono più facile il consumo della musica di catalogo, che spesso viene rilanciata a sua volta da social, serie TV o film (come è successo nei giorni scorsi con Batman e i Nirvana). Una volta succedeva soprattutto con le pubblicità, tant'è che nel 2000 fu uno spot della Volkswagen a far conoscere al pubblico mainstream la musica del cantautore scomparso nel '74.

Poi ci sono "labour of love" come quello di Roberto Angelini e Rodrigo D'Erasmo, che raccontano la musica di Drake da quasi 20 anni: nel 2005 usciva "PongMoon, sognando Nick Drake", primo atto di una lunga storia di recupero del repertorio da parte del duo, che culmina in questo secondo lavoro discografico. In mezzo uno spettacolo, "Way to blue", e un documentario per Sky Arte, "Songs in a conversation", appunto. 

L'unica canzone ripetuta nei due album è "Pink moon" e forse non è un caso. In "Songs in a conversation" apre il disco e viene unita alle riletture di altri classici come "Hazey Jane I", "Harvest Breed e soprattutto "Northern sky" (per quel che vale, la mia preferita).

Altrettanto interessante il secondo lato, che contiene registrazioni "sul campo" derivate dal documentario diretto da Giorgio Testi, alla ricerca dei luoghi di Drake: è presentato come un lato B, ma la presenza di nomi come Manuel Agnelli, Niccolò Fabi (una intensa "Saturday sun" al piano), Appino, Piers Faccini e AnyOther (una delle interpretazioni più belle, "From the morning") dà ulteriore spessore al tutto. 

I brani del repertorio sono cantati e suonati con esperienza e rispetto, in una versione più arrangiata nella prima parte (con band) e più minimale nella seconda. L'amore e la frequentazione di questa musica traspare da ogni nota: non c'è altro da aggiungere, se essere certi che anche questo album è un altro piccolo tassello che spingerà qualcuno ad andare a riascoltare gli originali. 

Tracklist

01. Pink Moon (02:12)
02. Know (02:32)
03. Hazey Jane I (04:35)
04. Northern Sky (03:53)
05. Harvest breed (02:38)
06. Introduction - Live (01:41)
07. One of these things first - Live (04:13)
08. From the morning - Live (02:56)
09. Parasite - Live (04:19)
10. Place to be - Live (02:55)
11. Saturday sun - Live (03:52)

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