Paolo Bardelli - PICCOLA GUIDA AGLI ANNI DIECI - la recensione

Devo delle scuse a Paolo Bardelli, caporedattore del sito Kalporz. Questo suo libro era sullo scaffale di quelli in attesa di essere letti e recensiti, ma, forse a causa del piccolo formato, era scivolato dietro la fila - e lì avrebbe rischiato di rimanere chissà per quanto tempo ancora (essendo uscito già da parecchi mesi) se lui con una gentile email non me lo avesse ricordato.
Sarebbe stato un peccato non scriverne, perché è un buon lavoro, con un taglio originale: la struttura prevede 50 fatti, 50 album e 50 canzoni relativi al decennio intercorrente fra l'1 gennaio 2010 e il 31 dicembre 2019.

Il decennio scorso, dunque.
A suo gusto e criterio Bardelli ha selezionato i tre "pacchetti" da 50; un metodo che è una garanzia di discussione (ognuno dei lettori del volumetto avrà qualcosa da ridire su un'inclusione o su una mancata presenza). Ma il bello è questo, appunto. Per quel che mi riguarda, avendo trascorso gli ultimi dieci anni soprattutto a riascoltare musica che già conoscevo anziché essere curioso di quanto di nuovo è successo in quel periodo, la gran parte dei nomi di artisti citati mi è piuttosto sconociuta - meglio così, sarà un'occasione per andarli ad ascoltare. La selezione è preminentemente internazionale: l'unico fatto italiano citato è la chiusura della rivista "Il Mucchio Selvaggio", l'unico album italiano citato è "Wow" dei Verdena, l'unica canzone italiana citata... non ce n'è, se non si vogliono considerare tali "Ti amo" dei Phoenix, per via del titolo e di alcune citazioni del testo, e "In Spain" dei Vadoinmessico, band in cui all'epoca dell'uscita del disco militava Giorgio Poi.
De gustibus, s'intende. Prendete questa "Piccola guida" come uno stimolo; la qualità della scrittura non vi deluderà, la competenza dell'autore nemmeno.

Franco Zanetti