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«DUETS - Sting» la recensione di Rockol

I duetti di Sting

Un album che riunisce collaborazioni molto diverse tra loro, con canzoni notevoli e altre trascurabili.

Recensione del 22 mar 2021 a cura di Gianni Sibilla

Voto 6/10

La recensione

Negli ultimi anni, la produzione di Sting ha preso percorsi un po' tortuosi - come già notato. Dopo le raccolte "My songs" e dopo la ristampa (in sordina) di "The soul cages", ecco finalmente "Duets", progetto dalla lunga gestazione, previsto originariamente per l'autunno, poi rimandato per la pandemia.

Una raccolta particolare

"Duets" non è un nuovo lavoro: se si eccettua quello a due con Shaggy, Sting non pubblica un nuovo album dal 2016, che a sua volta arriva a 13 anni dal precedente. È piuttosto una raccolta particolare, che unisce nuove incisioni a brani di repertorio sparsi in colonne sonore, raccolte o altri album. Una sorta di complemento a "My songs": curiosamente per ora è disponibile solo in CD e vinile, mentre sulle piattaforme si trovano solo alcune canzoni, tra cui la nuova versione di "Englishman in New York" con Shirazee (che invece non è nel CD...)

I Duetti

Nel bellissimo libro "Come funziona la musica", David Byrne dedica un capitolo intero alla sua passione per le collaborazioni, e a come siano importanti per un artista per aprirsi - ricorda pure anche di come una volta Pitchfork lo prese in giro perché ne faceva troppe.  Un discorso analogo per Sting, che vi si è dedicato fin dall'inizio della sua carriera solista. In contemporanea a questa pubblicazione, è stato lanciato un sito, una sorta di libretto virtuale, con le storie dei suoi duetti a partire dal primo - quella con Eric Clapton in "It's probably me" (1992 - poi venne reincisa per "Ten summoner's tales"). Proprio questa canzone è una delle cose più belle del disco, assieme alla nota versione di "Desert Rose" con Cheb Mami.

Le canzoni 

Purtroppo non sono tutte di questo livello, però. È notevole la capacità di Sting di accoppiarsi a colleghi anche meno noti e provenienti da ogni parte del mondo: un bell'esempio di apertura alla diversità e non solo ai classici duetti con le star. Ma il risultato è spesso di livello discutibile: "Duets" finisce per essere una raccolta molto disomogenea, con troppe incursioni in un pop non particolarmente brillante. In questo campo l'eccezione più vistosa è la bella rilettura di "We'll Be Together" con Annie Lennox, ma "Little Something" (con Melody Gardot) e Mama (con Gashi) sono l'altro lato della medaglia, quello che cerca di essere attuale senza riuscirci. 

Decisamente meglio quando Sting rimane nel classico: i momenti migliori sono riletture di standard come "My Funny Valentine" (con Herbie Hancock) e il Sinatra di "In The Wee Small Hours Of The Morning" (con Chris Botti alla tromba), o duetti come giganti come Charles Aznavour ("L'amour C'est Comme Un Jour") e il soul man Sam Moore in "None Of Us Are Free ". Bella la collaborazione con Zucchero per "September" (pubblicata già lo scorso autunno nella ristampa di "DOC") - ma come nella ristampa di "The soul cages" manca la versione a due di "Mad about you/Muoio per te".

In definitiva: una raccolta, nel bene e nel male. Piacevole per i fan (che però conosceranno già buona parte delle cannoni), qualche motivo di interesse per gli ascoltatori più distratti. Ora per aspettiamo un nuovo album.

TRACKLIST
1. Little Something (con Melody Gardot)
2. It’s Probably Me (con Eric Clapton)
3. Stolen Car (con Mylène Farmer)
4. Desert Rose (con Cheb Mami)
5. Rise & Fall (con Craig David)
6. Whenever I Say Your Name (con Mary J. Blige)
7. Don’t Make Me Wait (con Shaggy )
8. Reste (con GIMS)
9. We'll Be Together (con Annie Lennox)
10. L'amour C'est Comme Un Jour (con Charles Aznavour)
11. My Funny Valentine (con Herbie Hancock)
12. Fragile (con Julio Iglesias)
13. Mama (con Gashi)
14. September (con Zucchero)
15. Practical Arrangement (con Jo Lawry)
16. None Of Us Are Free (con Sam Moore)
17. In The Wee Small Hours Of The Morning (con Chris Botti)

Tracklist

01. Little Something (02:42)
02. It’s Probably Me (05:02)
03. Stolen Car (03:21)
04. Desert Rose (04:47)
05. Rise & Fall (04:46)
06. Whenever I Say Your Name (05:24)
07. Don’t Make Me Wait (03:35)
08. Reste (03:49)
09. We'll Be Together (03:52)
10. L'amour c'est comme un jour (04:08)
11. My Funny Valentine (04:53)
12. Fragile (04:25)
13. Mama (03:18)
14. September (03:27)
15. Practical Arrangement (04:35)
16. None of Us Are Free (04:03)
17. In the Wee Small Hours of the Morning (04:28)
18. Englishman / African In New York (03:13)

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