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«FUMO - Casino Royale» la recensione di Rockol

Casino Royale: le dense atmosfere di “Fumo”

La band milanese torna con un disco che ricorda la storia e la mischia al presente

Recensione del 31 mag 2025 a cura di Luca Trambusti

Voto 7/10

La recensione

Con l’uscita di “CRX” nel 1997 i Casinò Royale, dopo una decina d’anni intensi e di successo, con sei album all’attivo, sembravano essersi allontanati dai riflettori. Una profonda crisi aveva colpito la band e ci sono voluti ben nove anni prima che riapparissero con il nuovo disco “Reale” (2006), a cui ha fatto seguito, cinque anni dopo, “Io e la mia ombra”. Nel 2007 è arrivato un album di remix mentre nel 2013 e 2017 sono usciti due album live. In pieno lockdown, partendo proprio da quello, sotto il marchio Casino Royale esce “Quarantine Scenario”, un progetto tra musica e immagini realizzato con il regista Pepsy Romanoff. Si tratta di una collettiva e a più “voci” “raccolta di istantanee sonore”, che anticipano il nuovo progetto “Polaris” (solo audio) pubblicato nel 2021. Progetti complessi e per certi versi difficili, senza nessuna concessione al pop(ular).

Il “nuovo” percorso della band (o quello che ne rimane) si era però allontanato da quegli standard stilistici e sonori che hanno reso celebre la formazione milanese nei frenetici e fortunati anni ’90 italiani, un linguaggio partito con lo ska e arrivato ad un progetto che univa l’elettronica declinata in chiave trip hop e dub, generi molto amati oltremanica, universo di riferimento di Alioscia e soci.

Ora, dopo altri quattro anni di silenzio e con un nuovo e chiaro equilibrio all’interno della formazione - saldamente e in maniera conclamata guidata da Alioscia (frontman e autore del gruppo) i Casino Royale (che diventano ora un “collettivo”) riappaiono con “Fumo”, un disco che recupera il passato e con il quale tornano (forse un po’ fuori tempo massimo) all’espressività tipiche del trip hop e del dub. Insomma riappaiono, uniti a certi “estremismi” sonori del nuovo corso, i vecchi linguaggi della band, quelli meno estremi. Un tuffo nel passato che senza nostalgia porta i CR a riaprirsi ad un pubblico più ampio.

“Fumo” è suddiviso, per motivi “burocratici” e “operativi” in 15 tracce, molte delle quali appena superiori al minuto, che sono però da considerarsi come un unico flusso, un percorso sonoro da seguire tralasciando il concetto di “canzone” anche se in alcuni casi le strutture sono quelle. Inoltre la sequenza dei brani è la medesima della composizione e ogni brano, quindi, dipende dal precedente.

Ad accompagnare Alioscia in questo nuovo viaggio c’è Marta Del Grandi, un’artista di caratura internazionale molto interessante che non si limita per l’occasione a prestare la sua voce ma scrive anche il testo dell’incipit del disco (“Sono già scorpione”) e la ritroviamo in un successivo brano nella seconda metà dell’opera. Altri feat sono quelli della rapper di origini albanesi Alda e della figlia minore di Alioscia, Alina B, che chiude il disco, con una registrazione domestica, in un segno di speranza verso le prossime generazioni. La produzione del disco è firmata dal produttore Clap! Clap! (Cristiano Crisci) che mette il suo sigillo sonoro sui brani.

“Fumo” è un album d’atmosfera, sono atmosfere sognanti, che diventano ipnotiche quando i CR scendono nel campo del trip hop e del dub. Paradossalmente “Scorpio Theme” (la parola scorpione torna più volte) è invece una sorprendente fusione tra il trip hop e certe tastiere progressive del passato. Da segnalare la distopica e serrata “Riprendermi tutto” che si “ammorbidisce” solo grazie a certe melodie vocali, regalando il brano più “pop” del disco.

Quest’ultimo album segna un nuovo corso dei CR; non è un lavoro facile, a tratti oscuro, avvolgente, ma è il passo di un percorso che dall’alto della sua esperienza Alioscia sa gestire. È l’evoluzione nel nuovo millennio di quanto fatto dalla band nel passato, che riprende e rielabora il proprio suono, con la forza di ciò che è più remoto nel tempo, accostato a ciò che è più recente.

Sicuramente lontano da ogni vincolo “commerciale” e di mercato, “Fumo” è da ascoltare con attenzione, facendosi catturare dalle atmosfere e dai suoi messaggi. Ci si possono ritrovare vecchi stimoli dei migliori CR del passato.

Tracklist

01. Sono già Scorpione (feat. Marta Del Grandi) (03:05)
02. Fumo Pt.1 (02:52)
03. Come un'Ombra Dal Futuro (01:30)
04. Fumo Pt.2 (01:02)
05. Sono già Scorpione (Reprise) (01:36)
06. Siamo Chiunque Siamo (03:18)
07. Vittima e Assassino (04:33)
08. "Scorpio Theme" (01:45)
09. Da Adesso (feat. Marta Del Grandi) (01:45)
10. Zona d'Ombra (01:58)
11. Freddo in Estate (01:51)
12. Sola (feat. ALDA) (01:08)
13. Odio e Oro (feat. ALDA) (03:40)
14. Riprendermi Tutto (04:17)
15. Si Tocca a Me (feat. Alina B) (01:47)

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