Salmo e il suo Lebonski park: un live che è una montagna russa
Fuori dall’hype, dalle rincorse, dall’ansia dei numeri e dalle classifiche, Salmo, dopo essersi ritrovato musicalmente e umanamente nel suo “Ranch”, mette in scena uno dei migliori live della sua carriera perché capace di racchiudere, nel modo giusto e senza forzature, tutte le sue anime: quella rap-rock, quella acustica-unplugged, quella elettronica. “Ho voluto dividere la serata in tre blocchi, sono tre live in uno. È come se i Rage Against The Machine, i Pearl Jam e Sven Vath convivessero nello stesso show. Io l’ho sempre detto e pensato: solo se si fanno grandi concerti si resta nel tempo, tutto il resto sfuma”, spiega Salmo nel backstage. L’idea di realizzare un parco giochi tematico tra toro meccanico, auto-scontri e una ruota panoramica, “il Lebonski park è come se fosse la sagra di San Simplicio”, sorride Salmo, un modo per intrattenere i fan prima dell’inizio del live, ha funzionato solo a metà. Poche ore dopo l’apertura dei cancelli, i biglietti avevano un prezzo accessibile (poco più di 40euro per il posto unico), l’area del park è diventata quasi inavvicinabile a causa delle lunghissime code, che hanno poi attraversato tutta la Fiera di Rho arrivata ad accogliere per l’occasione 45mila persone, molte affaticate dalle attese agli stand e dai diabolici Token.
Ma per fortuna poi arriva la musica e gli umori cambiano: Salmo, come ha ricordato Lazza, uno degli ospiti, rimane “l’uomo da battere”. “Quando mi sono messo a lavorare su questo evento, la prima cosa a cui ho pensato non è stata la scenografia, ma l’audio. Mi sono impegnato perché tutti sentissero al meglio. Se qualcuno viene a sentire un concerto, deve sentire bene. La scaletta è stata costruita facendo alternare un pezzo vecchio a uno nuovo, e così via”, anticipa. Così è stato. I grandi led frontali, concepiti non come superfici statiche, ma come elementi mobili e attivi, hanno subito trascinato il pubblico dentro le atmosfere dei vari album dell’artista. Il primo blocco con la band elettrica (Marco Azara, chitarra e direzione musicale; Daniele Mungai, tastiere e chitarra; Davide Pavanello, basso; Riccardo Puddu, tastiere e chitarra; Alessio Sanfilippo, batteria; Andrea Ciaudano, dj; Carmine Iuvone, violoncello) è dirompente: “On Fire”, “Russel Crowe”, “Stai zitto” con Fabri Fibra, le nuove “Bounce” e “Il figlio del prete”, che si integrano benissimo nella scaletta, "Bye bye" con il suo maestro Kaos, fino a “90min” arrivano come montanti al mento. “Questa canzone è la mia risposta a chi mi chiede che cosa penso di questo o di quello. È tutto in questo brano. ‘90 minuti’ parla da sé”, sottolinea il rapper.
La formazione de “Le carie” è formidabile: il suono è granitico, potente, ha una pasta crossover di respiro internazionale. Il tutto poi lascia spazio alle venature acustiche della sezione unplugged, uno dei momenti più riusciti della performance. E così “Le carie”, da band rap-punk-rock si trasforma in una banda di musicisti sputati fuori dai confini del mondo. Emergono ulteriori suoni e strumenti, dal contrabbasso al banjo e Salmo, per atmosfere, sembra cantare da un deserto. Nello stesso set riescono a convivere, senza impacci, un emergente come Centomilacarie e un gigante della musica come Zucchero. Gli arrangiamenti su pezzi come “Alba” o “Lunedì” sono efficaci e suggestivi. Il cerchio si chiude con il terzo capitolo dove Salmo, con alle spalle un gigantesco teschio, rappa sulla drum and bass e spara barre con Noyz Narcos, un momento di brotherhood che riscalda come le fiamme sputate fuori dallo stage. Prima dj 2P, poi lo stesso rapper sardo e ancora Luca Agnelli, star della techno, fanno ballare le migliaia di persone presenti in una vera festa elettronica.
Nonostante i cambi sonori, il live scorre senza freni o intoppi perché Salmo è credibile in tutte queste sfaccettature, che rappresentano in modo profondo la sua ricerca musicale e la sua versatilità: per rimanere in tema luna-park, il concerto è come una montagna russa, tra adrenalina che schizza verso l’alto e tuffi più emotivi. La serata si chiude con “Flashback”, nuova canzone in uscita, insolitamente, lunedì 8 settembre, ulteriore prova di quanto Salmo oggi si senta libero da certe dinamiche. E anche per questo, forse, più in forma che mai. “Al centro c’è una storia che vivono tutte le persone che sono cresciute in posti turistici. Parla di quelle ragazze che vengono in vacanza in quei luoghi e di cui ci si innamora, ma che poi spezzano il cuore perché devono tornare a casa”.
Scaletta:
On Fire
Russel Crowe
N€Eurologia
1984
Papparapà
Bounce
Daytona
Il figlio del prete
PXM
Stai zitto feat Fabri fibra
Cartine corte
Criminale
Sincero
Giuda
Hellvisback 2
Bye bye feat Kaos
Conta su di me
90 min
S.A.L.M.O
Il cielo in una stanza
Unplugged:
Prima volta
Crudele
Aldo ritmo
Sangue amaro
Non mi riconosco feat Centomilacarie
Alba
Marylean feat Nitro
Lunedì
Diavolo in me feat Zucchero
Marla
Dj set:
Death Usb
The Island
Mic check feat Noyz Narcos
Respira feat Noyz Narcos
Ho paura di uscire 1
Ho paura di uscire 2 feat Lazza
Overdose D'Amore 2024
Perdonami
Mamma sto male
Fuori controllo feat Luca Agnelli
Flashback