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Polignano a Mare, l’omaggio a Modugno – la seconda giornata

La manifestazione-tributo si chiuderà oggi, domenica 7 settembre, con una serata-clou
Polignano a Mare, l’omaggio a Modugno – la seconda giornata

È la canzone italiana più suonata al mondo dal 1958 ai giorni nostri. Se ne sono vendute 800mila copie in Italia e 22 milioni nel mondo ed è stata per 13 settimane consecutive prima nella hit parade americana, record assoluto per una canzone italiana, reinterpretata negli anni da artisti del calibro di Ella Fitzgerald, Louis Armstrong e David Bowie.

Così la Siae ha recentemente consacrato “Nel blu dipinto di blu” nell’olimpo musicale di tutti i tempi. E anche ieri sera a Polignano a Mare, in occasione della seconda edizione di “Polignano a Mare Città della Musica - Omaggio a Domenico Modugno - Grandi Artisti, Bande in Festa”, il pubblico non ha deluso le aspettative, accogliendola con gioia e accompagnando l’esibizione dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo e il cantautore vincitore di tre Targhe Tenco Peppe Voltarelli.

La seconda serata

“Resta cu ‘mme” è il titolo della seconda delle tre serate con cui Polignano a Mare celebra Domenico Modugno e la musica d’autore, in un momento in cui il panorama musicale sembra invaso dalla trap e da testi piuttosto discutibili. Così risponde Polignano, creando un ponte tra storia e innovazione, tradizione e contemporaneità, mettendo insieme le storiche bande da giro del territorio, candidate a patrimonio culturale immateriale dell’umanità UNESCO, e figure artistiche contemporanee come Vinicio Capossela, La Niña, Renzo Rubino, Gino Castaldo e Paola Turci (qui la nostra intervista), che saliranno sul palco stasera per il gran finale.

Ma l’idea è anche quella di creare un protocollo di intesa per gemellare i tre paesi dove Modugno ha vissuto, Polignano a Mare, San Pietro Vernotico e Lampedusa, pensando persino di estendersi fino a un quarto polo rappresentato da Sanremo – dove Mimì ha trionfato ben quattro volte: 1958, 1959, 1962, 1966 - come hanno spiegato dal palco di piazza Suor Maria Laselva il sindaco di Polignano Vito Carrieri e Domenico Matarrese che opera nei settori cultura, pubblica istruzione, turismo e spettacolo del Comune.

Poi spazio al repertorio di Modugno con l’Orchestra diretta dal Maestro Giancarlo De Lorenzo, che ha raccontato come il successo della prima edizione abbia spinto l’organizzazione a lavorare su una nuova produzione con dodici brani arrangiati dal Maestro Valter Sivilotti ed eseguiti da trentasei elementi capitanati con grinta da Peppe Voltarelli (nella foto dell’articolo).

Una scaletta che ha toccato brani come “La lontananza”, “Meraviglioso”, “Io mammeta e tu”, “Pizzica po”, “Piove”, “Cosa sono le nuvole”, “Nel blu dipinto di blu” – “Una canzone di cui siamo figli, che ha accompagnato uno dei momenti più belli della nostra storia” ha commentato Voltarelli prima dell’esecuzione - “Tu si ‘na cosa grande” e, a grande richiesta, “Vecchio frac”.

 

Le bande itineranti per la città

Un megafono, una cassa, le bande musicali pugliesi. Pochi e semplici ingredienti quelli che hanno anticipato – e anticiperanno anche stasera - la serata di “Polignano a Mare Città della Musica” dando inizio alla festa già alle 18.30, quando un corteo itinerante ha attraversato i luoghi più suggestivi della città condotto dalla presenza trascinante di Renzo Rubino, spingendo i polignanesi ad affacciarsi ai balconi, a prendere i telefoni per filmare il momento o semplicemente a cantare una canzone che fa parte della loro storia.

E anche se qualcuno storce il naso e porta ancora rancore per il fatto che Modugno si sia attribuito origini siciliane per spingere la sua carriera, nessuno riesce a tirarsi indietro quando è il momento di intonare “Volare, oh oh”.

“Quando osservo la gente vedo innanzitutto lo stupore legato alla gioia – ha detto Rubino commentando quello che in un’intervista al nostro giornale aveva definito ‘un esperimento sociale’ – c’è anche chi si spaventa perché sente un trombone troppo forte e chi si allontana, ma le emozioni più forti restano la felicità e la sorpresa”.

“Dopo due giorni per le vie di Polignano ho capito che suonando con la banda si fa tanto sport – ha scherzato in conclusione – perché si cammina tanto e si fa musica con passione. Sono molto contento, l’ultima serata sarà davvero una grande festa”.

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