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«X2VR - Sfera Ebbasta» la recensione di Rockol

Sfera Ebbasta: per tentare di andare avanti, si guarda indietro

La “nostalgia” che sta avvolgendo la scena 2016 dimostra come sia effettivamente finito un ciclo.

Recensione del 17 nov 2023 a cura di Claudio Cabona

Voto 6/10

La recensione

Sono passati otto anni da quell’esordio folgorante, ovvero “Xdvr” (si legge “Per davvero”), uscito nel 2015, lavorato dall’inizio alla fine con Charlie Charles, l’altra metà del rapper di Cinisello, diversissimo per carattere e modi di fare, ma indissolubilmente legato a Sfera Ebbasta da una visione comune. “Gli opposti che si attraggono”, ha scritto il produttore. Oggi quel progetto, per agli amanti del rap di nuova generazione, è considerato un pilastro, ma quando uscì in realtà fu divisivo perché di fatto iniziava la scalata di una nuova scuola, di un nuovo sound e di un modo diverso di concepire la musica. Sfera oggi ha trent’anni, allora ne aveva sulle spalle poco più di venti. Da quel primo squillo è tutto, inevitabilmente, cambiato sia a livello di carriera (Sfera nel 2022 è stato l’artista più ascoltato in Italia nonostante non pubblicasse un album da due anni, “Famoso” è del 2020, nel 2022 è uscito solo l’ep “Italiano”) sia a livello umano, oggi è padre ed è una figura consolidata.

Lontano da “Famoso” del 2020

Nonostante questo, Sfera ha sentito l’esigenza di guardarsi indietro per andare avanti: “X2VR”, interamente co-prodotto da Charlie Charles e Drillionaire, si muove su questo solco. Non è un totale ritorno alle origini a livello di sound, ma di attitudine trap sì: ci sono parti più rappate, testi che vorrebbero raccontare qualche cosa di più profondo e atmosfere molto meno gommose di quelle a cui lo Sfera degli ultimi anni ci ha abituato, ma più scure. Per intenderci: “X2VR” va nella direzione opposta di “Famoso” del 2020, non ci sono richiami alla musica latina, non ci sono feat internazionali, non c’è una ricerca spasmodica e quasi industriale della hit in ogni canzone.

“Famoso” finisce con “$€ Freestyle”, l’unica traccia più rappata del progetto, e Sfera sembra proprio ripartire da lì. Tutte le collaborazioni di “X2VR” sono italiane e, va detto, ogni artista coinvolto ha voluto lasciare un segno sulla traccia, capendo sin da subito l’importanza del disco per il suo autore. Ovviamente c’è un’attenzione premeditata alla “viralità”, per funzionare a livello di stream: su 12 tracce 9 hanno feat, per un totale di 13 nomi coinvolti. Un blockbuster che raggiunge il picco con pezzi come “Calcolatrici” con Geolier, Simba La Rue & Baby Gang, tutti insieme.

Linguaggio e temi

Ci sono punti che rimangono fermi nel percorso del rapper, tra cui la semplicità. Alcuni la definiscono, demistificandola, “povertà di linguaggio”, ma in realtà il suo essere orizzontale a livello linguistico è quello che gli ha permesso di conquistare una fetta ampissima di pubblico giovane in tutti questi anni. In “X2VR” il racconto, nonostante si fondi sui classici e reiterati cliché della strada, dell’essere cresciuti senza padre, sul successo, sull’“avercela fatta”, su una narrazione controversa delle donne etc, prova a infittirsi e a essere più preciso, tirando in mezzo anche amici e storie di quartiere reali, andando un’altra volta in controtendenza rispetto a “Famoso”. Una nota: Elodie, presente nel disco nella traccia pop “Anche stasera” (il ritornello è scritto da Davide Petrella) ha spiegato che “una parte del rap di oggi è scadente e che vede l’uomo etero in modo vecchio: con alcuni rapper non collaborerei mai”. Che cosa penserà di un pezzo come “3uphon” in cui Sfera rappa: “Dice che vuole i miei figli, glieli schizzo tutti in face”?. 

Che cosa rimane (per davvero)

Tracce come “Ciao bella”, “G63” con Lazza e Shiva, “Vdlc”, con le voci di Gué e il campionamento di “Vida loca” dei Club Dogo, “15 piani” con Marracash, l’inaspettata “Momenti no” con Tedua (insieme i due hanno sempre realizzato brani da “classifica”, vedi “Lingerie” e “Hoe”, mentre qui vanno su sonorità più intime e non da club) si pongono qualche gradino sopra rispetto al resto, che però in molti frangenti stenta a decollare ed è ripetitivo. Il disco, nella sua complessità, restituisce uno "Sfera trap" senz’altro migliore di quello degli ultimi anni, ma non aggiunge nulla.

Il rapper è sempre stato proiettato sul “domani”, ma non a questo giro. “X2VR” è un disco che, se non fosse per i feat con alcuni nomi estremamente legati all’oggi, potrebbe essere uscito tranquillamente qualche anno fa. Per non fare un passo falso in avanti, Sfera ha fatto un passo indietro o a lato, come volete, in una zona sicura, puntando su un progetto che gli assicura, senza osare, un'ottima resa e un mantenimento di rilevanza. Questa sorta di effetto “nostalgia” che sta infarcendo buona parte della scena 2016, tra cui il suo massimo rappresentante, dimostra come sia effettivamente finito un ciclo.

Tracklist

01. Fragile (02:26)
02. Ciao Bella (03:06)
03. G63 (03:49)
04. VDLC (03:18)
05. Anche Stasera (03:37)
06. Momenti No (03:12)
07. Milano Bene (02:42)
08. 3uphon (03:15)
09. Complicato (03:13)
10. Gol (03:37)
11. Calcolatrici (03:25)
12. 15 Piani (03:26)
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