I Rolling Stones, dal vivo nel 2003 (in attesa di San Siro)

Dopo un paio di anni in cui, nostro malgrado, abbiamo dovuto vivere più appartati per parare i colpi di una ventura contraria causata da una emergenza sanitaria di quelle mai sperimentate dalle ultime generazioni, il 2022 pare essere proprio l'anno della agognata ripresa e del ritorno della musica senza confini e senza mascherine. In Italia dopo due anni sono tornati i concerti delle grandi star internazionali, primi fra tutti quei Rolling Stones che si esibiranno, nella loro unica data italiana, il 21 giugno allo Stadio Meazza di Milano, nel tour che intende celebrare i 60 anni di attività artistica. Jagger e Richards, ormai sull'orlo della ottantina, vogliono dimostrare ancora una volta sul palco, di fronte a un pubblico esultante, che sono i reggenti unici del rock'n'roll e sollevare il dubbio che abbiano per davvero stretto un patto con il diavolo. La voglia di benedire il 2022 come l'anno del ritorno della musica dal vivo, ha talmente contagiato i Rolling Stones da spingerli – lo scorso mese di maggio – a pubblicare l'album "Live at the Mocambo", la summa di due concerti che si possono definire storici, tenuti al Mocambo di Toronto, in Canada, nel 1977. La febbre da live è talmente alta che ora la band, non paga, fa doppietta e pubblica "Licked Live in NYC", altro album registrato dal vivo. Questa volta il 18 gennaio del 2003 al Madison Square Garden di New York nel corso del 'Licks world tour'. Allora come oggi una sola data in Italia, allora come oggi allo Stadio Meazza di Milano, allora come oggi in giugno.

Ieri 40, oggi 60

Se il tour 2022 è quello celebrativo dei 60 anni, il concerto testimoniato in "Licked Live in NYC" era idealmente dedicato a celebrare i 40 anni dei Rolling Stones. Il Madison Square Garden più che un palazzetto è un tempio sia sportivo che musicale dove si sono scritte parecchie pagine finite nei libri di storia. Oltre al classico quartetto base della formazione britannica - Mick Jagger, Keith Richards, Ronnie Wood e Charlie Watts – quella sera a dare man forte on stage vennero schierati Darryl Jones (basso, cori), Chuck Leavell (tastiere, cori), Bobby Keys (sax), Bernard Fowler (cori), Lisa Fischer (cori), Blondie Chaplin (cori, chitarra acustica/percussioni), Tim Ries (sassofono, tastiere), Kent Smith (tromba) e Michael Davis (trombone).

Keef and Sheryl

Nel set proposto dal gruppo non si contano sorprese degne di nota. Come accade ormai da tempo un paio di brani - mentre Mick Jagger riprende fiato e forze - sono lasciati al cantato di Keith Richards, che magari non sarà proprio da manuale, ma pieno di calore, quello sì. Nella serata newyorkese Keef si è impegnato in "Thru and thru" ripresa dall'album del 1994 "Voodoo lounge" e con il classico "Happy" dal capolavoro del 1972 "Exile on Main St.". Special guest al Madison sulle note di “Honky Tonk Women” Sheryl Crow. Nel 2003 gli Stones non avevano un album da presentare, l'uscita più prossima era rappresentata da "Bridges to Babylon" pubblicato nel 1997 e nessun brano di quel disco venne suonato. Metà scaletta è composta da brani pescati dai 'magnifici quattro': "Let it bleed" (soprattutto), "Sticky fingers", "Beggars banquet" e "Exile on Main St.". A questi va aggiunta una spruzzatina di altri classici e il pasto è servito. Ottimo e abbondante (come sempre).

Le immagini, oltre la musica

Per completezza di informazione va riportato che il doppio CD è completato da un DVD che possiede tre bonus track e alcuni filmati delle prove. Il Bluray include il documentario di 51 minuti “Tip Of The Tongue”, che mostra l'ideazione e la preparazione ai tre spettacoli del tour “Live Licks”.