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«SO HAPPY IT HURTS - Bryan Adams» la recensione di Rockol

“So happy it hurts”: l’ottimismo sfacciato di Bryan Adams

Nel suo quindicesimo album in studio il musicista canadese celebra il suo rock e l'essere felici

Recensione del 21 mar 2022 a cura di Elena Palmieri

Voto 7.5/10

La recensione

Seppur superata la soglia dei quarant’anni di carriera, Bryan Adams non ha ancora perso la fede nel rock and roll e nella capacità della musica di risollevare gli animi. Così, a distanza di soli tre anni dal precedente disco “Shine a light”, l’artista canadese è tornato con un nuovo album, intitolato “So happy it hurts” e uscito per BMG.

Un ottimismo sfacciato

Come reazione agli ultimi due anni di pandemia, durante i quali il musicista ha lavorato su nuovo materiale quasi in autonomia suonando quasi tutti gli strumenti per la sua quindicesima prova di studio tanto da essersi cimentato per la prima volta dietro alla batteria, Adams risponde alle difficoltà causate dal Coronavirus (di cui ha fatto esperienza sulla propria pelle più volte) con un ottimismo sfacciato e con la consapevolezza che dopo un periodo arduo e complesso la vita è ancora più preziosa. Non è un caso che come singolo apripista e prima traccia di “So happy it hurts” sia stata quindi scelta la title track dell’album, che come raccontato dall’artista “parla di libertà, autonomia, spontaneità e del brivido di correre su una strada senza barriere”.
“The sun is shinin', there ain't no more rain / Step on the gas and forget all the pain, let it go / Out on the open road” recita un passaggio del secondo verso della canzone, introdotta da un coro di “woah-oh” che si ripete nel pezzo e che ai concerti saprà far cantare il pubblico. Il primo brano della tracklist, portandoci dentro i confini del più classico Bryan Adams con giri di chitarra sostenuti dalla sezione ritmica e i grandi ritornelli che guardano alle atmosfere spudoratamente accattivanti della sua hit “Summer of ’69”, detta fin da subito gli stati d’animo solari e le vibrazioni positive dell’intero lavoro, soprattutto a livello sonoro.

Dentro i confini del più classico Bryan Adams

Tra storie di relazioni adulte (“We've been through it all, and we're together still”, dichiara il musicista nel rock romantico in “Always have, always will”), riflessioni sulla necessità di condividere con altri le proprie esperienze (“When I needed someone, you helped me through / No man is an island”, canta Adams in “You lift me up”) o sul fare parte di una band (come nel brano “On the road” scritto per il Calendario Pirelli 2022 firmato proprio dal cantautore canadese), o inni al rock and roll come “Kick ass”, Bryan Adams si mostra in tutte e dodici le canzoni di “So happy it huts” carico di entusiasmo e propositività, come a voler essere a tutti i costi contagioso. E il musicista canadese - che qui è tornato a collaborare per la produzione e non solo con Robert John "Mutt" Lange, il produttore e autore con cui aveva scritto anche la nota ballad "(Everything I do) I do it for you” insieme anche a Michael Kamen - lo fa con un album uniforme,  in cui la musica non spicca per imprevedibilità.

In “So happy it hurts” c’è un po’ di tutto quello che ci ha offerto, che ci può ancora offrire e che ci vuole offrire Bryan Adams. Nell’album ci sono i rincuoranti riff di chitarra di brani mid tempo equilibrati come "Let's do this", i richiami rockabilly di "I've been looking for you”, il groove di "Never gonna rain”, le canzoni romantiche e quelle più riflessive. Senza un vero anello debole e nessuna reale perla, la quindicesima prova sulla lunga distanza dell’artista canadese proprio per questo suona come un lavoro - quasi troppo - fedele e confortevole. Tuttavia l’album conferma il professionista che è Bryan Adams nel proporre comunque canzoni di buon pop e rock che funzionano, e non può che soddisfare i fan di lunga data.

Tracklist

01. So Happy It Hurts (03:35)
02. Never Gonna Rain (03:17)
03. You Lift Me Up (03:08)
04. I've Been Looking For You (02:00)
05. Always Have, Always Will (03:46)
06. On The Road (02:48)
07. Kick Ass (05:37)
08. I Ain't Worth Shit Without You (03:11)
09. Let's Do This (03:18)
10. Just Like Me, Just Like You (02:10)
11. Just About Gone (02:50)
12. These Are The Moments That Make Up My Life (03:25)
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