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Jerry Cantrell: "Il 2025 anno sfortunato per gli Alice in Chains"

Il cantante e chitarrista del gruppo statunitense ha parlato del futuro della sua band
Jerry Cantrell: "Il 2025 anno sfortunato per gli Alice in Chains"

A parte l'esibizione al concerto "Back to the Beginning" dei Black Sabbath lo scorso 5 luglio, il 2025 si è rivelato un anno per lo più inattivo per gli Alice in Chains. In una intervista concessa a Cleveland.com, il cantante e chitarrista del gruppo Jerry Cantrell ha rivelato che in realtà avevano altri programmi, ma poi i problemi di salute del batterista Sean Kinney hanno costretto la band a cancellare il tour primaverile e a sospendere qualsiasi altro impegno per il 2025.

Per fortuna, Kinney si è ripreso in tempo per il live al "Back to the Beginning", la loro unica apparizione dal vivo dell'anno. Nel frattempo, Cantrell si è tenuto impegnato in tour per promuovere il suo ultimo album solista, “I Want Blood” (leggi qui la recensione), pubblicato nell'ottobre 2024.

Ecco quanto risposto da Cantrell chiestogli del futuro degli Alice in Chains: "Stiamo appena ultimando il capitolo 'I Want Blood', poi mi prenderò l'inverno libero e vedremo a che punto siamo. Gli Alice in Chains avevano intenzione di lavorare, ma hanno avuto un piccolo problema di salute con Sean, quindi abbiamo dovuto cancellare alcuni concerti. Avevamo anche un tour in programma proprio ora, che è saltato. Quindi siamo stati sfortunati; avevamo programmato di fare molto di più quest'anno, ma non ha funzionato."

Ha poi continuato possibilista sul futuro del gruppo: "Probabilmente ci daremo un'altra occhiata all'inizio del prossimo anno e capiremo il da farsi, se fare un altro disco o fare qualche concerto, o entrambe le cose.”

Il 59enne musicista statunitense ha inoltre parlato dell'esibizione al "Back to the Beginning". "Sono davvero felice che siamo stati in grado di assistere a tutto questo, di prendervi parte e di vedere cosa è successo per quei ragazzi. Il fatto che Osbourne si sia imposto di farlo per Sharon, la band e Tom Morello, e per tutti gli altri che hanno organizzato l'evento e per tutte le grandi band... Voglio dire, siamo tutti fan dei Sabbath e di Ozzy. Sono fondamentali. Nessuno di noi esisterebbe senza di loro. C'è un DNA molto forte dei Sabbath e di Ozzy in tutti noi, a ragione e meritatamente. È una delle più grandi band di tutti i tempi, ed essere riusciti a farlo, soprattutto ora, alla luce della scomparsa di Ozzy, è semplicemente una cosa magica. Non potresti scriverlo; ricordo che una delle frasi di Ozzy su se stesso era: 'Non potresti inventarmi. Non ci crederei, la mia (parolaccia) vita'. Quindi è riuscito a chiuderla esattamente come voleva. Quante persone riescono ad avere un capitolo finale simile nella loro vita?".

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