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Simple Plan: perché pubblicare un album pop punk nel 2022?

L’intervista a Pierre Bouvier: il nuovo disco e il desiderio di collaborare con Olivia Rodrigo
Simple Plan: perché pubblicare un album pop punk nel 2022?

Negli ultimi anni si è assistito alla rinascita e al rinnovamento del pop punk (per lo più arricchito da suoni accattivanti elettronici) di cui Machine Gun Kelly, guidato da Travis Barker dei Blink-182, è stato incoronato come “il principe" con l'uscita del suo ultimo album "Mainstream sellout". Nel frattempo nomi come Mod Sun, Kennyhoopla, Olivia Rodrigo e Willow (la figlia di Will Smith) sono diventati dei riferimenti per la Generazione Z , che su TikTok si è ritrovata a usare canzoni di Green Day o All Time Low, oltre che esponenti del revival del genere. In questo contesto, mentre anche Avril Lavigne ha recuperato l’attitudine e le sonorità delle origini per il suo più recente progetto e i più nostalgici non aspettavano altro che un festival come “When we were young”, anche i Simple Plan hanno messo a segno il loro ritorno discografico dopo sei anni. E la band canadese lo ha fatto con un disco, “Harder than it looks”, si rifanno a quella scena dei primi Anni Duemila guidata da gruppi come la formazione di “Enema of the state” e dove gli stessi Pierre Bouvier e compagni hanno trovato la loro fortuna agli inizi.

Il ritorno del pop punk e dei Simple Plan

Con la loro sesta prova sulla lunga distanza i Simple Plan hanno recuperato quei suoni ruffiani dai ritmi frenetici che agli inizi del 2000 portarono la band di Montréal ad affacciarsi sul mainstream sulla scia di - tra gli altri - Blink-182 e Sum 41. Le tracce di “Harder than it looks”, però, come “Anxiety”, vengono abbelliti da sprazzi di elettronica e pop per colorare di modernità e freschezza l’essenza pop punk del gruppo.

“Questo album è fedele a ciò che siamo, ma rimanere fedeli a ciò che siamo significa anche fare qualcosa di diverso”, ha raccontato a Rockol il frontman dei Simple Plan, Pierre Bouvier, spiegando il lavoro dietro le sonorità di “Harder than it looks” e la direzione musicale intrapresa dalla band: “La canzone ‘Anxiety’, per esempio, originariamente era basata su un ritmo punk più veloce con chitarre distorte più oscure. Ma non sembrava avere un legame con il testo così abbiamo provato a sperimentare stili diversi e alla fine siamo arrivati a questo pezzo in cui, secondo me, si sente l'influenza di della nostra ‘Summer Paradise’, un beat reggae, ma più moderno, simile alle atmosfere dei Twenty One Pilots. Ho lavorato al pezzo con Chuck Comeau e Travis Clark dei We the Kings. Il bello è proprio sperimentare fino a quando non sentiamo di avere qualcosa che sia giusto per noi”.

Riflettendo sulla strada percorsa dal gruppo canadese per il suo nuovo album, che lo ha visto tornare alle origini, e sul ritorno nel mainstream del pop punk, Bouvier ha poi affermato:

“Penso che sia una naturale evoluzione della musica. Pensiamo agli inizi del rock and roll, il blues e Elvis Presley. Tutto cambia. Ci sono state le band degli anni '70 e poi quelle degli anni '80 che hanno portato l'hair metal, poi il grunge e poi il pop punk. La cosa interessante, per me, è l'idea che alcuni di questi giovani artisti pop punk di oggi hanno sentito gruppi come Simple Plan, Sum 41, Blink 182 o Green Day e penso che probabilmente ne siano stati influenzati. Ora queste persone come Olivia Rodrigo, Machine Gun Kelly, Willow, Yungblud, ora mi stanno influenzando. La cosa interessante è che è come un cerchio completo. Penso che il suono che le persone stanno creando sia uniforme. Lo adoro e voglio emularlo. È un’evoluzione naturale. E per noi è bello come band aver fatto parte della grande ondata di questo genere nei primi anni 2000 e ora esserci dentro di nuovo”.

Perché pubblicare un album pop punk nel 2022?

Spiegando poi quali sono, secondo il frontman dei Simple Plan, le ragioni di questa rinascita e del pop punk, Pierre ha sottolineato: “Il genere pop punk consiste in buone canzoni pop orecchiabili, che hanno solo un po' più di energia. Penso che non possa mai davvero passare di moda. È quasi come la musica pop con un animo più tagliente. È bello che sia tornato all’attenzione”. Ha aggiunto: “Spero che duri a lungo, per me e per chiunque sia fan dell'emo, del pop punk o come lo si vuole chiamare. Non è mai andato via ed è solo bello vedere che nuove persone si interessano. Vedi le Kardashian con indosso cinture borchiate che si sposano con Travis Barker. Spero che non si esageri e che le persone non si stanchino. Vorrei che rimanga di nuovo nel mainstream per un po’”.

Quindi, perché pubblicare un album pop punk nel 2022 e quali sono le differenze rispetto a quando la formazione di Montréal ha dato alle stampe il suo disco d’esordio, “No pads, no helmets...Just balls”, vent’anni fa? Nel rispondere alla domanda, Pierre Bouvier ha narrato:

“Il perché è ​​una risposta semplice. Come Simple Plan non siamo mai cambiati drasticamente. Quindi Qualunque disco pubblichiamo, non importa in che anno - se è il 2016, il 2014 o il 2010 o il 2030 -, sarà sempre un album pop punk. Questo è quello che facciamo. E la cosa strana, di essere dove siamo oggi, è che non mi sento molto diverso. Mi sento ancora lo stesso ragazzo che ha scritto "I'm just a kid", "Welcome to my life", "Summer paradise", "Jet lag" e tutte queste canzoni. La cosa bizzarra è che mi rendo conto che sto invecchiando. Mi rendo conto che ora ho 40 anni e ho dei figli. Ma siamo ancora in tour, stiamo ancora facendo quello che amiamo fare. È strano perché non mi sembra diverso. Pubblicando questo album ci siamo sentiti allo stesso modo di quando è uscito il primo album: pubblicare qualcosa con la speranza che piaccia alle persone. Amiamo suonare la nostra musica dal vivo e incrociamo le dita perché le persone possano entrare in connessione anche con il nuovo album. La differenza ora è che siamo molto riconoscenti e grati di aver l'opportunità di fare ancora oggi quello che facciamo. Immagino che questa sensazione non c'era nel 2002, ma ci sentiamo ancora le stesse persone. Saltiamo su e giù sui palchi come se avessimo 22 anni e ci divertiamo a farlo. Solo ogni tanto le ginocchia mi fanno un po' più male”.

I Simple Plan vorrebbero collaborare con Olivia Rodrigo

“Harder than it looks” include, tra le altre cose, il brano “Ruin my life” con Deryck Whibley dei connazionali Sum 41 - anche loro pronti a riaffacciarsi sulle scene discografiche con un nuovo progetto per metà pop punk e per metà metal. Nel corso dell’intervista con Rockol, però, Pierre Bouvier ha parlato del suo desiderio di collaborare non solo con artisti della sua generazione ma anche con i giovani esponenti del revival del pop punk. “Mi piacerebbe collaborare con un nuovo giovane artista della scena”, ha spiegato Bouvier in collegamento via Zoom da Cincinnati, nell’Ohio dove i Simple Plan sono andati in scena per una tappa del loro tour con la formazione di “In too deep”. Ha aggiunto:

“Penso che Olivia Rodrigo sia fantastica. Abbiamo comprato il suo album in vinile, mia figlia lo adora. Quindi, sì, mi piacerebbe fare collaborazioni con qualcuno di giovane. Penso sia fantastico e sono sempre aperto alle collaborazioni. Olivia, se stai ascoltando: chiamami”.

Il ritorno in tour e in Italia

Attualmente impegnati in tournée con i Sum 41 negli Stati Uniti, i Simple Plan torneranno a esibirsi in Italia il prossimo 8 ottobre all’Unipol Arena di Bologna insieme proprio a Deryck Whibley e soci. La band di "Still waiting", infatti, ha recentemente annunciato un nuovo tour nel Regno Unito e in Europa, per celebrare gli oltre vent’anni dall’uscita dell’album d’esordio “All killer no filler”, originariamente pubblicato nel maggio 2001, e festeggiare il secondo disco “Does this look infected?” del 2002, che farà tappa anche nel nostro Paese per l'unica data bologna.

Il tour inizierà il 20 settembre a Stoccarda e toccherà città come Parigi, Vienna, Milano, Budapest e molte altre prima di concludersi a Londra, il 21 ottobre. "Ci siamo divertiti così tanto nel nostro tour con i Simple Plan negli Stati Uniti e non vediamo l'ora di portare la festa in Europa", ha dichiarato il frontman Deryck Whibley: "Siamo così entusiasti di celebrare gli anniversari di alcuni dei nostri album preferiti insieme ad altri successi e preferiti con te nel tour ‘Does this look all Killer no filler’!”.

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