
Biografia
I Kashmir sono un gruppo
danese sulle scene dal 1994, anno in cui è stato pubblicato il loro album
di debutto "Travelogue". In realtà la formazione della band è avvenuta
nel 1991, grazie all'incontro tra tre studenti di Copenaghen: il
chitarrista Kasper Eistrup (1973), il bassista Mads Tunebjerg (1974) e il
batterista Asger Techau (1974). All'inizio il trio si era dato nome
Nirvana!, ma poi rinunciò a chiamarsi così per via dell'esistenza della
band di Kurt Cobain. Energici sul palco, dall'attività live molto intensa,
dopo la pubblicazione del primo album i Kashmir hanno dato alle stampe
"Cruzential" (1996), finito in vetta alle classifiche danesi, e più di
recente "The good life" (1999).
Tutte le ultime notizie su Kashmir

Red Canzian e la Fondazione Q: 'Ecco i miei gioielli'
Poco più di un anno fa nasceva Fondazione Q, il laboratorio artistico creato da Red Canzian - insieme a Elvio Chiatello e a Marina Quadro - con...
Comunicato Stampa: One Dimensional Man, Kashmir e Milaus in concerto al Rolling Stone

Kashmir - la recensione di "THE GOOD LIFE"
E’ partito il Neapolis Rock Festival
Sul “Corriere della Sera”, Biagio Coscia racconta la prima giornata di concerti al Neapolis Rock Festival, che si chiuderà dopo tre...
Cambio di sede per il Neapolis Rock Festival
La quarta edizione del Neapolis Rock Festival cambia temporaneamente sede per trasferirsi dall’area industriale dell’Italsider all’Arenile di...

Cantanti danesi insieme per il Kosovo: dagli Aqua ai 'duri' D.A.D.
Il 28 aprile i più noti cantanti danesi uniranno le forze per un album di canzoni tradizionali del loro paese. L'iniziativa è tesa a raccogliere...
Le ultime recensioni di Kashmir
Quarto album per i Kashmir. La band danese guidata da Kasper Eistrup pubblica, in concomitanza con il decimo anniversario dalla formazione, “Zitilites” (Luci della città). Il disco, registrato in Cornovaglia, è stato prodotto da John Cornfield...
Leggi tutto
Due anni fa circa, all'epoca in cui uscì "This is my truth now tell me yours" dei Manic Street Preachers, le case discografiche americane storsero il naso: il disco era troppo triste, dicevano, e pubblicarlo sarebbe stato un grave rischio. Bene...
Leggi tutto