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«SONGS - Bruce Springsteen» la recensione di Rockol

Bruce Springsteen - SONGS - la recensione

Recensione del 24 giu 1999

Mondadori, £ 38mila

La recensione

Tranquilli, non stiamo parlando della versione di “Songs” rilegata e in inglese (che su internet costava intorno alle 50 e passa mila lire) ma di un’economica versione italiana – a cura di Mondadori – completa di traduzioni relative alle introduzioni scritte dal Boss. Sì, perché ogni album è aperto da un piccolo memoriale introduttivo in cui Springsteen rievoca la composizione di quelle canzoni, ripercorrendo indirettamente qualche passo indietro nella sua carriera. Poi scorrono via i testi, e credo che siano in molti quelli cui si accapponerà la pelle quando andranno a cercarsi nei propri versi preferiti; sia che si tratti di vagabondi nati per correre che di uomini prudenti, sia che abbiano provato a correre sulle strade che a camminare come uomini. L’epica di Springsteen è l’epica del rock, è fatta di ribellione, di sconfitte e di redenzione. Di sogni, e amore, e macchine veloci e musica da batterci il piede in macchina e urlare mentre l’amico di sempre guida e guarda avanti. Ma è anche l’epica dell’uomo che a 37 anni “ne ha abbastanza di immaginarsi per tutta la vita con la chitarra in braccio su un pullman a girare per concerti": e così arrivano i dischi più introspettivi e sofferti, forse anche i più discontinui dal punto di vista dei risultati commerciali, ma importanti nella definizione dell’uomo Springsteen quanto se non di più di quelli più celebrati. Non stupisca, nel libro, la continua presa di distanza che il Boss esercita rispetto a quello che scrive: in parte sono le sue storie, in parte no, tutte o quasi tutte sono comunque state scritte sapendo che poi sarebbero state ascoltate: poca improvvisazione, molto mestiere. Ma la materia di cui è fatta questa musica non si improvvisa, e nemmeno si compra al mercato delle mode: viene da un posto più lontano e lì ancora oggi aspetta quanti abbiano fegato e palle per andarla a cercare. Come diceva un pezzo di qualche anno fa: «Some guys they just give up living/ and start dying little by little, piece by piece/some guys come home from work and wash up/ and go racin’ in the streets».

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