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«ZAPPA - L’AUTOBIOGRAFIA - Frank Zappa - Peter Occhiogrosso» la recensione di Rockol

Frank Zappa - Peter Occhiogrosso - ZAPPA - L’AUTOBIOGRAFIA - la recensione

Recensione del 18 mar 1998

Arcana editore, £.30.000

La recensione

"Okay, iniziamo... Il mio vero nome è Frank Vincent Zappa (non Francis, vi spiego poi perché). Sono nato il 21 dicembre 1940 a Baltimora, Maryland, e quando saltai fuori ero tutto nero, tanto che credevano che fossi morto. Adesso sto bene...." Una partenza esplosiva, quella di questa splendida autobiografia di Frank Zappa, preceduta da alcune note introduttive ancora più acute e divertenti:

"1. In genere un’autobiografia è opera di qualcuno che considera la propria vita fonte di incredibile interesse. Io non lo penso della mia vita ma l’opportunità di scrivere qualcosa su argomenti che mi toccano è attraente.

  1. Documenti e/o trascrizioni verranno indicati come tali.
  2. Le epigrafi a inizio capitolo (gli editori adorano queste cosette) sono state ideate e inserite da Peter. Lo dico perché non vorrei che a qualcuno venisse in mente che abbia passato il mio tempo a leggere Flaubert, Twitchell e Shakespeare per pensare ai titoli.
  3. Se trovate il vostro nome nel corso della lettura e non volevate vederlo stampato (o non gradite i miei commenti), mi spiace.
  4. Se il vostro nome non è nel libro e vi sentite esclusi, mi spiace".

Zappa non si discute, si ama. E’ stato senza dubbio il musicista rock più caustico ed acuto che abbia mai calcato le scene, padre di almeno una ventina di battute e definizioni che hanno fatto la storia del rock almeno quanto la sua musica. Il libro, tradotto dall’inglese all’italiano da Davide Sapienza e dall’italiano allo zappese da Riccardo Bertoncelli, racconta la vita di Zappa a partire da quella che il giovane Holden definirebbe "la mia infanzia schifa" fino ad illustrare la sua lunghissima parabola artistica con dovizia di particolari e sempre ricorrendo ad un’ironia al vetriolo che non risparmia nessuno, ma soprattutto i cosiddetti ‘benpensanti’. E’ nei loro confronti, contro un conformismo buonista fatto di preconcetti, che Zappa si scaglia con tutte le lorze e dà il meglio di sé. E’ di fatto unìautobiografia socio-politica più che musicale, ma del resto, per un musicista parlare della propria discografia potrebbe essere meno affascinante che dire la sua su argomenti vari, come di fatto succede in questo libro. A chiudere il volume una discografia completa aggiornata al 1995 e un catalogo delle canzoni. Da non perdere.

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