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Bob Dylan: "Era lunga dieci pagine e non aveva un titolo"

Il 20 luglio 1965 il musicista statunitense pubblicò "Like a Rolling Stone"
Bob Dylan: "Era lunga dieci pagine e non aveva un titolo"

Un paio di settimane fa è stato pubblicato il diciottesimo capitolo delle Bootleg Series di Bob Dylan intitolato "Through the open window" (leggi qui la recensione). Un capitolo dedicato ai primi passi della sua carriera, quando agli inizi degli anni Sessanta il giovane musicista originario del Minnesota si rivela nei club di New York e diventa l'erede di Woody Guthrie, diventa il nuovo cantore folk di tutta una generazione. Le cose di lì a non molto presero tutta un'altra piega quando, nel 1965, Dylan aggiunse l'elettricità alle sue canzoni.

Nel luglio di quel 1965 Bob Dylan pubblicò una delle sue canzoni più note, "Like A Rolling Stone" eppure, quando la eseguì dal vivo per la prima volta, venne fischiato dai suoi stessi fan. Il 1965 fu l'anno in cui il musicista di Duluth passò dal folk acustico al rock elettrico. L'anno della svolta per Bob fu il 1964, quando venne oltremodo colpito dall'ascolto dei Beatles.



Nel libro di Anthony Scaduto del 1971, 'Bob Dylan: An Intimate Biography' , Bob Dylan ricorda di avere ascoltato i Beatles durante un viaggio in automobile nel febbraio del 1964. "Mentre attraversavamo il Colorado, avevamo la radio accesa e otto delle dieci canzoni più ascoltate erano dei Beatles. In Colorado! "I Want To Hold Your Hand", e tutte quelle canzoni degli inizi. Non era solo la popolarità delle canzoni; era anche il modo in cui venivano suonate. Facevano cose che nessuno faceva. I loro accordi erano oltraggiosi, semplicemente oltraggiosi, e le loro armonie rendevano il tutto valido. Potevi farlo solo con altri musicisti."


I Beatles ispirarono Bob Dylan a costruire un ponte tra rock e folk, e il suo quinto album in studio, "Bringing It All Back Home" , venne creato in due metà distinte: il primo lato elettrico e il secondo acustico. "Bringing It All Back Home" fu il primo di una trilogia di album elettrici di Bob Dylan della metà degli anni '60. La maggior parte dei musicisti di questo album erano turnisti come il chitarrista Bruce Langhorne e il batterista Bobby Gregg . Ma a differenza della maggior parte dei turnisti dell'epoca, questi musicisti avevano grinta, groove e attitudine. Come disse il produttore di Dylan, Tom Wilson , questi musicisti avevano "l'abilità dei turnisti e la prospettiva dei giovani rocker".

Quell'album segnò una svolta. In un colpo solo, Bob Dylan creò un nuovo genere di folk-rock. Prese elementi dei Beatles e li trascese per creare qualcosa di nuovo ed entusiasmante. A livello di testi, il disco si allontanava dalle liriche politicamente impegnate, poiché Dylan iniziò a mettere in discussione il movimento di protesta folk. Nel 1965, si sentiva limitato dalle aspettative che la comunità folk riponeva su di lui. Aveva un maggiore desiderio di libertà artistica e si concentrò su temi più introspettivi, surreali e personali.


"Bringing It All Back Home" venne pubblicato nell'aprile del 1965 raggiungendo il primo posto in Gran Bretagna e il sesto negli Stati Uniti. Alla fine di quel mese, Dylan scrisse "Like A Rolling Stone" . La registrazione ebbe luogo il 15 e 16 giugno 1965, e Dylan si avvalse di musicisti che si sarebbero rivelati fondamentali per il suo sound elettrico, come Mike Bloomfield , il chitarrista della Paul Butterfield Blues Band . Il produttore Tom Wilson aveva invitato un giovane tastierista di nome Al Kooper ad assistere alla sessione. Ma Kooper era determinato a partecipare e si infilò relativamente inosservato nella sala prove, posizionandosi dietro l'organo Hammond. Quando la band attaccò, Kooper si lanciò in un riff d'organo spontaneo che sarebbe diventato un elemento cruciale del brano.

Si è ipotizzato che la canzone potesse riguardare la socialite degli anni '60 Edie Sedgwick , ma Bob Dylan non l'ha mai confermato. Al giornalista Jules Siegel disse: "Era lunga dieci pagine. Non aveva un titolo, solo un ritmo sulla carta, tutto sul mio odio costante diretto verso un punto che era onesto... Non l'avevo mai considerata una canzone finché un giorno ero al pianoforte e sulla carta c'era 'How does it feel?' a un ritmo rallentato, al massimo del rallentato." La ridusse a quattro strofe e un ritornello. Aveva comunque una durata di oltre sei minuti, ma alla fine non aveva importanza.
"Like A Rolling Stone" viveva di vita propria. Venne pubblicata il 20 luglio 1965 e raggiunse il secondo posto nella classifica americana.

Cinque giorni più tardi "Like A Rolling Stone" fece il suo debuttò dal vivo, quando Dylan fu headliner del Newport Folk Festival. La sua band era composta da Al Kooper (organo/basso), Barry Goldberg (piano/organo) e tre membri della Paul Butterfield Blues Band: Mike Bloomfield (chitarra), Jerome Arnold (basso) e Sam Lay (batteria). Era tarda sera il 25 luglio quando Bob Dylan salì sul palco vestito con jeans neri, stivali neri e una giacca di pelle nera, stringendo una Fender Stratocaster del 1964. Ciò che accadde dopo è leggenda: Dylan e la band si lanciarono in "Maggie's Farm". Quando finirono la canzone, il pubblico si divise tra fischi ed applausi. Seguì "Like A Rolling Stone", prima di chiudere con "It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry" e poi il gruppo lasciò il palco. In tutto, soli 17 minuti. La folla rumoreggiò gli organizzatori allora convinsero Dylan a tornare sul palco per suonare in acustico, lui suonò "It's All Over Now, Baby Blue" e "Mr. Tambourine Man". Cinque mesi dopo, in una conferenza stampa a San Francisco, a Dylan venne chiesto una volta ancora della performance di Newport. Lui rispose: "Non sapevo cosa sarebbe successo, ma di sicuro hanno fischiato, te lo posso assicurare. Si sentivano dappertutto..."



Pochi giorni dopo Newport, Bob Dylan e la sua band tornarono allo Studio A della Columbia Records sulla 7th Avenue a New York per registrare l'album che sarebbe diventato "Highway 61 Revisited" ( leggi qui la recensione ). Quello fu il primo album in cui Dylan si esibì con la sua band elettrica in ogni canzone. "Like A Rolling Stone" era la canzone che apriva la tracklist del disco. "Highway 61 Revisited" uscì il 30 agosto 1965 e raggiunse, in classifica, il quarto e il terzo posto rispettivamente nel Regno Unito e negli Stati Uniti. Ma era solo l'inizio, dopo quell'album Bob Dylan realizzò un altro capolavoro: il doppio album "Blonde On Blonde" ( leggi qui la recensione ).
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