Le Strisce - PAZZI E POETI - la recensione

Name: PAZZI E POETI di Le Strisce - la recensione di Rockol
Item: PAZZI E POETI
Author: Rockol.com S.R.L.

Recensione del 03 ott 2011

E' trascorso solo un anno da quando un gruppo napoletano di nome Le Strisce diede alle stampe l'album d'esordio intitolato “Torna ricco e famoso”. Pochi mesi dopo (gennaio 2011) un loro brano inedito intitolato “Vieni a vivere a Napoli” (incluso anche in questo nuovo disco) viene selezionato per il Festival di Sanremo nella sezione Giovani, fermandosi alla fase semifinale a causa del televoto.
La band partenopea capitanata da Davide Petrella non si è persa d'animo e si presenta con il secondo lavoro sulla lunga distanza intitolato “Pazzi e poeti”, un disco in cui si cimentano ancora una volta con sonorità che miscelano brit-pop, indie-rock alla Strokes, testi in italiano ed una spruzzatina di pop.
I brani trattano diversi temi: dai giovani e l'emigrazione di “Londra”, all'ironia di “Canzone a caso”, passando per la critica all'uso ossessivo di internet (“Internet per tutti”) e l'amore tragico de “La ballata del sesto piano”.