“War & Leisure” il disco che consacra il talento di Miguel
Il cantante losangelino giunto al quarto disco, confeziona un disco di ottimo r&b che descrive l'amore contemporaneo tra turbolenze razziali ed eventi che minano la libertà. Insomma, un discone.
Negli ultimi anni l'offerta di r&b è stata così ricca, piena di novità e di talenti, da Frank Ocean a Solange, da The Weeknd a SZA, passando per Childish Gambino e Blood Orange, che inevitabilmente ha distolto l'interesse su altri artisti, magari meno appariscenti e spesso considerati, a torto, come dei follower dei sopracitati. E' il caso di Miguel, artista completo (cantante, ballerino e attore) losangelino di origine messicane che nei tre precedenti dischi è stato portatore di un suono difficilmente classificabile, che andava dal nu-soul al desert rock fino all'elettronica, il tutto splendidamente suonato e con testi assai audaci su tematiche erotiche e sessuali.
“War & Leisure” è il suo quarto disco in cui prova a riportare le sonorità e gli arrangiamenti in un territorio più pop grazie anche alla co-produzione di pesi massimi come Salaam Remi (Amy Winehouse) e Jeff Bhasker (Bruno Mars, Mark Ronson) riesce a mettere insieme insieme atmosfere estremamente contemporanee, con la ricchezza delle produzioni di Prince e Michael Jackson, tanto per citare due riferimenti ben chiari a tutti. “Pineapple Skies” è una canzone pressoché perfetta per costruzione, linea di basso, groove da dancefloor e i vari urletti di Miguel, come pure “Sky Walker” con Travis Scott fino a “Banana Split” che poteva essere contenute nell'ultimo disco-greatest hits di Calvin Harris. Ma non pensate che “War & Leisure” sia solo un disco furbetto: contiene infatti torridi blues (“Wolf”), G- funk latineggiante (“Caramelo Duro” prima sua canzone eseguita in spagnolo) e banger come “Told you so” tra Prince e Blood Orange.
Dal punto di vista dei testi insieme al tema sensuale, sempre presente, c'è anche quello politico: Miguel descrive l'amore contemporaneo tra turbolenze razziali (“Come Through and Chill” con J. Cole che fa riferimento alla protesta del giocatore di football Colin Kaepernick), città che si trasformano (“City of Angels”) e politiche trumpiane (la bellissima ballad “Now” in cui si rivolge a un ipotetico CEO del mondo libero per fargli presente le situazioni critiche a Houston, Portorico, in Michigan, dove la libertà è messa in serio pericolo).
“War & Leisure” è la perfetta occasione per mostrare al mondo intero il talento e la solidità artistica di Miguel.
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