«UNA MONTAGNA IN CASA
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Cabrera»
la recensione di Rockol
Cabrera: leggi qui la recensione di "Una montagna in casa"
“Una montagna in casa” e` il secondo disco dei Cabrera, band emocore nata a Modena nel 2013. Dieci pezzi che confermano la band come una delle realtà emergenti più interessanti su piazza.
"Una Montagna In Casa" è un disco che parla di rinascita. E’ una scelta da difendere a denti stretti, il bisogno di tornare a stare bene, dopo aver preso coscienza che è impossibile salvare tutti. La cosa più giusta da fare è scalare la propria montagna per arrivare in cima e vedere di nuovo il mondo
I Cabrera sono una band emocore.
Emocore americano, cristallino. Il loro nuovo lavoro in studio, il secondo dopo il buon esordio “Da qui si vede tutto” del 2014, conta dieci pezzi. Nove se consideriamo “Oceano, Pt. 1” e “Oceano, Pt. 2” come una cosa sola. Otto se prendiamo “Faro” come interludio strumentale. Mah… facciamo dieci e fine. Tanto quello che conta è capire che pezzi sono, e questi sono pezzi solidi, concisi, dotati di un ottimo (muro del) suono che va a lambire saltuariamente i confini del math rock tanto quanto del post (rock e hardcore, nello specifico); un buon metodo per creare il giusto mix di atmosfere che ultimamente fanno particolarmente presa sulla nuova generazione .alternativa italiana. In questo senso i Cabrera hanno tutte le carte in regola per diventare, con il tempo e con i live (il terreno su cui si gioca la vera partita), un punto di riferimento. Pezzi come la conclusiva “Stagioni” sono più che un semplice biglietto da visita, sono la prova che sempre più band di genere solitamente legate ad altri immaginari, stanno trovando ottimi interpreti anche in casa nostra. I Cabrera poi sanno suonare, cosa che non va trascurata. Mi sento sempre un po’ scemo a farlo notare, ma pace; penso sia un plus non indifferente. Il passo un avanti fatto dai tempi di “Da qui si vede tutto” è netto, in termini di sound, di scrittura e di arrangiamenti, frutto di un allenamento sul palco che ha portato il gruppo a una costante maturazione. Bravi quindi Francesco Galavotti (chitarra, voce), Jason Cabrera (chitarra), Marcello Vigarani (Basso), Nicolo` Bertoni (batteria, percussioni, voce), Raffaele Marchetti (chitarra, tastiere) e Daniele Rossi (violoncello).
Oltre alle già citate “Oceano, Pt. 1”, “Ocean, Pt. 2” e “Stagioni”, forse il mio pezzo preferito del disco, consiglio infine l’ascolto di “Valeria” e “Sei diversa”, due pezzi che nella mia testa hanno fatto scattare qualcosa di tanto semplice quanto irrefrenabile: la voglia di essere davanti a un palco.
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