Volete ascoltare un album di cover solo piano, ma davvero particolare? Eccolo qua: è la colonna sonora di una delle serie TV più chiacchierate degli ultimi mesi.
?La storia del disco:
“Westworld” è il titolo di una serie TV prodotta da HBO, andata in onda in onda su Sky: è da poco terminata la prima stagione. Racconta la gestione di un peculiare parco divertimenti ambientato nel vecchio West (da cui il titolo), in un futuro non meglio precisato. I “turisti” vivono delle avventure pre-programmate in un luogo popolato da “replicanti” degli esseri umani, che iniziano a sfuggire al controllo dei loro creatori e a creare incidenti.
La serie unisce “Blade runner” a “Lost”, perché dietro c’è la mano e la mente di JJ Abrams, creatore della serie più amata degli ultimi 15 anni. Come nella sua creatura più famosa, Abrams ha disseminato la storia di personaggi strani, di storie mai del tutto chiare e misteri che spingono lo spettatore ad appassionarsi e discutere
Come suona e cosa c’è dentro
Tra ciò che rende peculiare la serie ci sono le musiche, curate da Ramin Djawadi, nome che scritto già le colonne sonore di altri show della HBO, come Game of Thrones. Nelle puntate ci sono occasionalmente canzoni più o meno note - come Johnny Cash, sui titoli di coda del primo episodio. Ma non sono presenti in questo disco. Che invece contiene lo “score” classico - e delle peculiari cover, che nelle puntate si sentono all’interno del saloon, dove suona un piano meccanico che passa brani di Soundgarden, Radiohead e così via.
Perché ascoltarlo (o perché girare alla larga)
L’effetto è diverso da qualsiasi cover strumentale di brani pop-rock (solo ai Radiohead ne sono state dedicate diverse, dal Jazz di Brad Mehldau alla classica-contemporanea di…). Le parti orchestrali, che rileggono anche “Paint it black” dei Rolling Stones - sono meno interessanti. Ma le riletture da pianola hanno un che di spettrale che ha un suo fascino.
La canzone fondamentale
Verrebbe da dire una canzone dei Radiohead: in scaletta ci sono diversi loro brani. Ma il gioiello è la rilettura di “A forest” dei Cure: davvero perfetta, nel suo mantenere la struttura originale, con il suono della pianola.
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