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«DOOKIE (30TH ANNIVERSARY DELUXE EDITION) - Green Day» la recensione di Rockol

30 anni di “Dookie”: i Green Day come li riconosciamo ancora oggi

La band pubblica un nuovo cofanetto per i 30 anni del suo iconico album, con rarità e inediti

Recensione del 29 ott 2023 a cura di Elena Palmieri

Voto 8/10

La recensione

 Il primo febbraio del 1994 arrivava sui mercati il terzo album in studio dei Green Day, il loro primo per una major. “Dookie”, questo il titolo dell’album, ormai tra le pietre miliari della discografia della band californiana, catapultò il trio formato da Billie Joe Armstrong, Mike Dirnt e Tré Cool fuori dall’underground. A quasi trent’anni di distanza dall’uscita di uno dei capitoli più importanti della sua carriera, per cui li riconosciamo ancora oggi grazie a classici come “Basket case”, e in procinto di annunciare il suo nuovo e quattordicesimo progetto di studio, il trio californiano ha pubblicato una ristampa con inediti del disco.

I Green Day, 30 anni fa

Quando si misero al lavoro sul loro terzo album in studio nell’estate del 1993, Billie Joe Armstrong, Mike Dirnt e Tré Cool erano poco più che ventenni e in mano stringevano il loro primo contatto come band con una major, firmato pochi mesi prima con la Reprise, controllata di Warner. I Green Day erano reduci da un tour, con alcune date anche in Europa, durante il quale si era rafforzato il rapporto tra i tre, che con il precedente disco “Kerplunk” avevano consolidato la storica formazione del gruppo, intatta ancora oggi. La band fiutava appena il successo che da lì in poco tempo l’avrebbe travolta, nonostante le prime, deboli, avvisaglie di notorietà. Il trio era deciso a non tradire lo spirito con cui si era mosso fino a quel momento nella scena punk rock underground della Bay Area, in California, con la voglia di continuare a costruirsi da solo e non accontentare chi nei Green Day cercava il nuovo idolo del momento dopo la già superata esplosione grunge. “Dopo ‘Kerplunk’ ricordo che ricevevamo chiamate dalle major, che ignoravamo. Non sapevamo cosa significasse. Pensavamo fossero scherzi telefonici”, ha raccontato Billie Joe Armstrong in un’intervista del 2014 per l’edizione statunitense di “Rolling Stone”: “In giro, c’erano un sacco di gruppi che sembravano i Nirvana e i Soundgarden di seconda e terza categoria. Noi non rientravamo in quello stampo. Le etichette non cercavano davvero noi”. L’unica proposta che i Green Day presero in considerazione fu grazie a Rob Cavallo, A&R della Reprise, con il quale la band instaurò fin dal terzo disco una prolifica collaborazione per la produzione (risultando assente come produttore in “21st Century Breakdown” del 2009 e poi nuovamente dopo “¡Tré!” del 2012”). Dall’accordo con l’etichetta il gruppo trasse quindi la possibilità di lavorare in studio alle migliori condizioni possibili e con l’aiuto di professionisti, senza danni per la sua immagine.

“Dookie”

Nel corso di tre settimane di registrazione ai Fantasy Studios di Berkeley, più due dedicate al missaggio finale, i Green Day realizzarono l’album pubblicato poi a febbraio 1994 con il titolo di “Dookie”, termine con cui quei tre simpaticoni si riferivano a qualche loro problema intestinale. Prendendosi il tempo necessario per realizzare un progetto di qualità, il trio lavorò su materiale elaborato nei mesi precedenti, con i testi scritti principalmente da Billie Joe sia su riflessioni personali che su condizioni e tematiche generali che includevano argomenti come ansia e attacchi di panico, consapevolezza sessuale e altro. Risalente a quel periodo è anche un brano inizialmente messo da parte e pubblicato qualche anno dopo in “Nimrod”, ovvero “Good riddance (Time of your life)” - diventato un altro classico del gruppo - tutt’ora atteso con ansia dai fan alla fine dei concerti (come al più recente show milanese dei Green Day dello scorso anno), oltre a nuove versioni di canzoni precedenti come “Welcome to Paradise”, che scoprì così una nuova dignità.

Da mix di esuberanza post-adolescenziale e nichilismo, arriva quindi la semplicità e l’immediatezza di pezzi come "Burnout", “Longview" e il brano senza tempo "Basket case”, all’epoca capace di conquistare l’alta rotazione di MTV e delle radio più commerciali, insieme alla grezza delicatezza di un pezzo come “She” - ancora oggi un gioiello della discografia dei Green Day - e “When I come around”. “Dookie” si rivelò un successo vendendo milioni di copie in tutto il mondo e portando Billie Joe Armstrong, Mike Dirnt e Tré Cool nei piani alti della Billboard Chart, oltre che delle classifiche internazionali. Il gruppo, che grazie al disco vinse il suo primo Grammy nel 1995, fece così conoscere al pubblico mainstream il suo punk rock, ma in modo più immediato e “pop”, ispirato all’hardcore melodico di gruppi come Bad Religion - tra i pionieri di quella scena californiana e per cui i Green Day fu un onore supportarli in tour proprio prima dell’uscita di “Dookie”.

“Dookie: 30th Anniversary Deluxe Edition”

A quasi trent’anni di distanza dall’uscita, “Dookie” è ancora uno dei capitoli più importanti della carriera dei Green Day. Dopo anni di lavori che hanno testimoniato la crescita del gruppo, soprattutto per l’impegno sociale e politico che hanno iniziato a caratterizzare le canzoni, il gruppo mantiene ancora intatti la frenesia e il modo di raccontare il proprio presente, con toni schietti talvolta anche ironici o critici, ma esplorando in varie forme la sua cifra stilistica tanto da farsi portavoce di diverse generazioni. Seppur impegnati ad annunciare il nuovo album “Savior”, il gruppo ha pubblicato una ristampa con inediti di “Dookie” che fa rivivere l’esplosione dei Green Day, fotografando la personalità con cui ancora oggi è facile riconoscere Billie Joe Armstrong, Mike Dirnt e Tré Cool.

La nuova raccolta, sulla scia della ristampa di “Nimrod” uscita per i 25 anni, include insieme all’album originale anche demo e outtakes inediti di "Dookie", oltre a due registrazioni dal vivo. Uno dei live inclusi è quello che ha contribuire a far salire alle stelle le quotazioni del disco, ricordato dagli stessi Green Day come il concerto che cambiò la vita” del gruppo. Si tratta della performance del trio a Woodstock nel 1994, dove si festeggiò il 25esimo anniversario dello storico festival tenutosi originariamente nel 1969, celebre per essere stata teatro di una battaglia di fango tra la band e il pubblico, e già ampiamente pubblicata negli anni. L’altra registrazione, mai resa pubblica ufficialmente prima d’ora, è quella dello show a Barcellona andato in scena al Garatge Club nel giugno dello stesso anno, durante il ritorno del trio in Europa dopo “Dookie”. Entrambi i live offrono l’occasione di ascoltare i brani del disco del 1994 con la resa dal vivo più genuina e originale, insieme a pezzi ancora più vecchi.

Tra gli altri inediti, ci sono le versioni demo di canzoni risalenti all’era di “Dookie” come "Haushinka", "J.A.R." e "On the wagon”, pubblicate poi in altri progetti nel corso degli anni. In versione demo, ci sono anche “Burnout”, “When I come around”, “She” e “Basket Case”, insieme ad alcune outtake, tra cui la cover di “Walking the dog” di Rufus Thomas del 1963, e reincisioni di “Christie Road e “409”. 

Tracklist

#1
01. Burnout (02:07)
02. Having a Blast (02:44)
03. Chump (02:53)
04. Longview (03:58)
05. Welcome to Paradise (03:44)
06. Pulling Teeth (02:30)
07. Basket Case (03:02)
08. She (02:13)
09. Sassafras Roots (02:37)
10. When I Come Around (02:57)
11. Coming Clean (01:34)
12. Emenius Sleepus (01:43)
13. In the End (01:46)
14. F.O.D. (02:52)
15. All by Myself (01:37)

#2
01. Burnout - 4-track demo (02:06)
02. Chump - 4-track demo (02:14)
03. Pulling Teeth - 4-track demo (02:18)
04. Basket Case - 4-track demo (03:07)
05. She - 4-track demo (02:15)
06. Sassafras Roots - 4-track demo (02:32)
07. When I Come Around - 4-track demo (02:01)
08. In the End - 4-track demo (01:53)
09. F.O.D. - 4-track demo (02:55)
10. When It's Time - 4-track demo (02:34)
11. When I Come Around - Cassette demo (02:59)
12. Basket Case - Cassette demo (02:56)
13. Longview - Cassette demo (03:53)
14. Burnout - Cassette demo (02:06)
15. Haushinka - Cassette demo (03:32)
16. J.A.R. (Jason Andrew Relva) - Cassette demo (03:00)
17. Having a Blast - Cassette demo (02:48)

#3
01. Christie Rd. - Outtake (03:44)
02. 409 in Your Coffeemaker - Outtake (02:49)
03. J.A.R. (Jason Andrew Relva) - Outtake (02:51)
04. On the Wagon - Outtake (02:47)
05. Tired of Waiting for You - Outtake (02:32)
06. Walking the Dog (demo) - Outtake (02:49)

#4
01. Welcome to Paradise - Live at Woodstock 1994 (05:14)
02. One of My Lies - Live at Woodstock 1994 (03:05)
03. Chump - Live at Woodstock 1994 (02:34)
04. Longview - Live at Woodstock 1994 (03:37)
05. Basket Case - Live at Woodstock 1994 (03:16)
06. When I Come Around - Live at Woodstock 1994 (02:45)
07. Burnout - Live at Woodstock 1994 (02:29)
08. F.O.D. - Live at Woodstock 1994 (02:34)
09. Paper Lanterns - Live at Woodstock 1994 (08:15)
10. Shit Show - Live at Woodstock 1994 (05:52)

#5
01. Welcome to Paradise - Live at Garatge Club, Barcelona 1994 (04:17)
02. One of My Lies - Live at Garatge Club, Barcelona 1994 (02:38)
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