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«A+ - Agnetha Faltskog» la recensione di Rockol

Agnetha Fältskog, una versione moderna di se stessa

L’ex cantante degli Abba riveste con abiti moderni un suo album uscito dieci anni fa

Recensione del 16 ott 2023 a cura di Luca Trambusti

Voto 7/10

La recensione

Agnetha Fältskog è una delle due “A” di ABBA (Agnetha, Benny, Björn e Anni-Frid - detta Frida), icona mondiale della musica pop e amata protagonista della stagione della band svedese.

Finita l’attività con il gruppo nel 1982 (tra i motivi dello scioglimento della band la fine dei due matrimoni “interni”: Agnetha/Björn e Frida/Benny) l’attività di Agnetha negli anni ’80 ha avuto qualche uscita: quattro album tra il 1983 e 1987. Assente dalle scene per tutti gli anni ’90 è tornata nel 2007 con “My Coloring Book”, una raccolta di brani che hanno fatto parte degli ascolti giovanili della cantante (che ha pubblicato sei album pre Abba). A quel lavoro segue un altro “buco” sino all’uscita nel 2013 di “A”, un nuovo album d’inediti.

Dieci anni dopo, quando ha ascoltato una canzone di quel disco in radio, la bionda cantante svedese si è posta una domanda: “come sarebbe stato l'album se l'avessimo fatto oggi...?”. Ecco allora che nasce l’idea di questo “A+”, il cui intento è di riprendere quei 10 brani (ai tempi composti dal cantautore e produttore svedese Jörgen Elofsson, autore anche per Cèline Dion, Britney Spears) e vestirli con degli abiti più moderni, adattarli allo stile e qualità dell’oggi. Operazione, pensata insieme all’autore originale e condotta dal 26enne produttore Anton 'Hybrid' Mårtensson.

I tre insieme hanno ripreso in mano l’intero album “A” e, mantenendo le voci originali, hanno completamente riarrangiato e “risuonato” le vecchie versioni, ma soprattutto hanno inventato suoni nuovi per quelle 10 canzoni, creando delle versioni attuali e al passo coi tempi.

Alle tracce originali, qui riproposte in una diversa sequenza, si è aggiunta una traccia “Where Do We Go From Here?” Completamente originale, scritta, arrangiata, suonata e cantata nel 2023, quindi in linea con il resto dell’album.

Il risultato finale di “A+” vede una sostanziale modifica dei pezzi, ovviamente non nella scrittura ma nella resa sonora finale creando delle versioni più attuali, moderne e fresche tra addizioni, sottrazioni e sostituzioni.

In genere “A+” lascia spazio all’elettronica che in questi dieci anni ha assunto un ruolo preponderante nella musica, grazie al legame tra una differente visione artistica e un massiccio sviluppo tecnologico. In tal senso il decennio passato sembra un’era geologica. Si aggiungono anche alcuni effetti sulla voce (“Back In Your Radio” e “Perfume In The Breeze”). Spariscono le chitarre sostituite da suoni “sintetici” (qualche traccia sulla delicata ballata “Past Forever” che migliora rispetto alla prima versione). Stessa sorte anche per gli arpeggi di pianoforte e gli, temporalmente asettici, inserti di archi. “A+” aggiunge un bel sax nell’avvolgente “Bubble”, trasforma, perdendo qualcosa, “Dance Your Pain Away” da brano disco dance a brano “club”.  Completamente stravolta “When You Really Loved Someone”. Confermata invece la presenza di Gary Barlow dei Take That in "I Should've Followed You Home", a sua volta “recuperato dal 2013.

In sostanza, con questa operazione di maquillage, cambia molto nella direzione e nella filosofia artistica del disco. “A” abbandona i primi anni ’10 per gettarsi a capofitto negli anni ’20 e nel farlo mette in mostra una manciata di canzoni pop che vivono (nuovamente) il loro tempo, affidate a una voce piacevole (che è quella del 2013). Un viaggio tra dance, melodia e ballate che ora viene fatto in un’auto appena immatricolata e su cui si può stare anche più comodi (e in effetti potrebbe essere un disco da macchina).

“A+” è un lavoro di grande eleganza, perfettamente confezionato, moderno, adatto a un pubblico adulto, non necessariamente fan degli Abba (che, pur imprescindibili, restano anche oltre lo sfondo).

Se nel 2013 “A”, come dice l’autore” è stata una sorta di reazione contro l'EDM e la musica dance che dominava il mondo del pop in quel periodo” “A+” la musica di oggi la cavalca appieno. Piacevole, confortevole, tranquillizzante anche se a volte c’è un po’ di “già sentito”.

Tracklist

01. Where Do We Go From Here? (03:13)
02. Back On Your Radio - A+ (03:25)
03. I Should've Followed You Home (feat. Gary Barlow) - A+ (04:05)
04. Dance Your Pain Away - A+ (03:57)
05. I Was A Flower - A+ (03:30)
06. Perfume In the Breeze - A+ (03:17)
07. Past Forever - A+ (03:46)
08. The One Who Loves You Now - A+ (03:13)
09. Bubble - A+ (03:53)
10. When You Really Loved Someone - A+ (02:58)
11. I Keep Them On the Floor Beside My Bed - A+ (04:06)

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