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«BROKEN BY DESIRE TO BE HEAVENLY SENT - Lewis Capaldi» la recensione di Rockol

La potenza del pop di Lewis Capaldi

E' uscito il difficile 2° album del ragazzo scozzese (reso ancora più difficile dal successo del 1°)

Recensione del 31 mag 2023 a cura di Paolo Panzeri

Voto 7/10

La recensione

E giunse il giorno in cui Lewis Capaldi dovette regalare un erede al primo album "Divinely uninspired to a hellish extent" con tutte le difficoltà che si porta dietro ogni opera seconda. Se poi l'opera prima è stata un caso discografico di proporzioni abnormi – per dire, l'album sino al giorno d'oggi ha stazionato nella classifica di vendita britannica per un totale di 210 settimane – si intuisce che le pressioni e le difficoltà non possono essere di poco conto. Il secondo passo della sua discografia il 26enne ragazzo scozzese lo fa con “Broken by desire to be heavenly” decidendo per il conservativo 'squadra che vince non si cambia', mantenendo intatta la formula che tanto aveva funzionato in precedenza. Tutto sommato è difficile dargli torto e comunque ci sarà sempre del tempo in futuro per battere strade artistiche differenti e dare spazio agli esperimenti. Per ora rimane intatta la capacità di Lewis di scrivere belle canzoni, di saperle interpretare al meglio e con queste di riuscire a conquistare la benevolenza di un pubblico molto vasto.

La potenza del pop

A proposito di benevolenza “Broken by desire to be heavenly” - sempre per portare quale testimone e giudice la classifica di vendita britannica – è volato immediatamente in cima alla chart imitando in questo i singoli tratti dal disco e pubblicati in precedenza: "Forget me", "Pointless" e "Wish you the best". Canzoni in cui Lewis apre senza pensarci sopra il volume del gas a piena voce e sostenuto dalle note di un pianoforte distilla parole che descrivono alla perfezione il sentimento di un fidanzato abbandonato (in "Forget me") oppure sfodera una intensa lettera d'amore inviata all'amata che con la sua presenza lo rende un uomo migliore (in "Pointless") oppure ancora il rimpianto per non essere stato capace di trattenere una ragazza di cui è ancora innamorato (in "Wish you the best"), parole che – potenza del pop – cantate da lui dialogano da molto vicino con il lato emozionale e possono essere urlate e fatte proprie da chiunque.

Di Tourette, insicurezze e altre difficoltà

Del resto la scelta di ripetersi e di non provare a cambiare la formula del suo successo Lewis l'aveva annunciata a chiare lettere nel docu-film targato Netflix uscito poco più di un mese fa, “Lewis Capaldi: How I’m feeling now”. In questo aveva candidamente dichiarato: “Non volevo creare un nuovo suono o reinventarmi. Le canzoni che volevo scrivere erano brani emozionanti, sull’amore e la perdita." Il documentario è parecchio interessante perché non è incentrato sulla sua ascesa alla gloria, ma è piuttosto un affresco sulle difficoltà che un ragazzo di 26 anni di nome Lewis Capaldi, insicuro e affetto dalla Sindrome di Tourette (un disturbo neuro-psichiatrico che porta ad avere molti tic), ha a gestire un successo oltre ogni standard. Stando ad alcune sue dichiarazioni non la musica, ma a preoccuparlo sono proprio queste difficoltà personali: “La mia è una corsa contro il tempo per migliorare il mio stato mentale” e “Per ora, ne vale la pena. Ma se arriverà un punto in cui mi starò facendo un danno irreparabile smetterò, odio l’iperbole ma è una possibilità molto concreta che dovrò mettere via la musica”.

Dopo la prima, buona anche la seconda

Per Lewis Capaldi è buona (anzi, molto buona) anche la seconda. Il ragazzo si fa ben volere, scegliendo – scientemente o meno - di sminuire e ridimensionare il suo operato. Il fatto poi che non sia certo un bellone da copertina accresce l'empatia con la gente. Lui non è esattamente la mia prima scelta musicale, ma con il tempo ho imparato ad avere parecchio rispetto per quanti scrivono e interpretano molte canzoni che riescono a incontrare il favore incondizionato del pubblico.

Tracklist

01. Forget Me (03:23)
02. Wish You The Best (03:30)
03. Pointless (03:51)
04. Heavenly Kind Of State Of Mind (03:21)
05. Haven't You Ever Been In Love Before? (03:50)
06. Love The Hell Out Of You (03:25)
07. Burning (03:36)
08. Any Kind Of Life (03:15)
09. The Pretender (03:40)
10. Leave Me Slowly (03:43)
11. How This Ends (03:46)
12. How I'm Feeling Now (03:46)
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