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«ALICE - Perigeo» la recensione di Rockol

Quando i Perigeo Special si tuffarono nel paese delle meraviglie

L’album “Alice” viene ora celebrato da “Italian Prog Rewind” di Sony Music

Recensione del 27 nov 2022 a cura di Elena Palmieri

La recensione

Fin dalla loro fondazione all’inizio degli anni Settanta, e attraverso i cinque album in studio pubblicati tra il 1972 e il 1976, i Perigeo sono sempre stati diretti nel presentare la propria grande varietà compositiva e la propria dimensione sonora, legata all’incontro fra esperienze jazz e rock in linea con le varie sfaccettature stilistiche che il progressive stava scoprendo in quel periodo. La forza del gruppo, dal disco d’esordio “Azimut” di cinquant’anni fa, passando per “Abbiamo tutti un blues da piangere” e “Genealogia”, fino a “La valle dei templi” e “Non è poi così lontano”, si è rivelata nell’unione delle varie e diverse anime musicali della formazione, che contava tra le proprie fila il contrabbassista e bassista elettrico Giovanni Tommaso, il sassofonista Claudio Fasoli, il pianista Franco D’Andrea, il chitarrista Tony Sidney e il batterista Bruno Biriaco. La creatività di ogni componente che insieme dava energia ai Perigeo, portò i cinque musicisti a dedicarsi anche ad altri progetti paralleli e a seguire strade diverse, prima di ritrovarsi nel 1980 e riunirsi con il nome Perigeo Special. Con questa nuova identità, la band pubblicò il doppio album “Alice”, ora celebrato, insieme ad altre tra le maggiori opere del progressive rock italiano, dalla nuova iniziativa di Sony Music “Italian Prog Rewind”.

“Alice”

La storia di come il quintetto diventò Perigeo Special e pubblicò un nuovo album in studio con questo nome venne raccontata da Giovanni Tommaso nelle note di copertina del disco. Nel ripensare a un “momento difficile” risalente a fine marzo del 1979, il musicista scrisse: “i miei rapporti con la casa discografica, la RCA, vanno malissimo. Divergenze di impostazione artistica mi hanno fatto prendere la decisione di chiedere lo scioglimento del contratto”. E ancora: “Poi, una telefonata, anzi la telefonata, quella che a volte riesce a cambiare le situazioni. È il direttore della RCA che dice di aver trovato la chiave per risolvere il problema tra me e la RCA stessa: Alice! La prima cosa che faccio è quella di correre in libreria e comprare il libro di Lewis Carroll

‘Alice nel paese delle meraviglie’, e leggermelo tutto (me lo ricordavo solo per aver visto il film di Walt Disney). Al mio ritorno da Venezia a Roma, vengono descritti più profondamente i particolari di questo progetto, a me e a Maurizio Monti (autore dei testi che avrei dovuto musicare). L'entusiasmo sul soggetto è totale e immediato. Non ci risulta che niente di simile sia mai stato fatto in un disco, e l'idea di mettere insieme tutti questi cantanti (alcuni dei quali affermati in maniera cosi autonoma) in una sola opera a soggetto e scrivere tutta questa musica mi ha eccitato moltissimo, al punto che anche io ho voluto partecipare come cantante […] Quanto ai vari intermezzi strumentali si è venuto ad aggiungere un altro motivo di entusiasmo. La riunione del Perigeo”.

“Nel paese delle meraviglie”

Nacque così il doppio album “Alice”, un viaggio dentro “il paese delle meraviglie”, dove razionalità e immaginazione si scontravano, per riflettere la società degli anni Settanta. In questa avventura tra città, strani personaggi, tentazioni e impulsi, le sperimentazioni dei Perigeo, supportati anche dalla chitarra elettrica di Tony Sidney, furono lasciate libere di correre tra atmosfere jazz e fusion, per colorare gli impulsi progressive e l’urgenza del rock, ma anche tra melodie e situazioni più scorrevoli e di immediato ascolto, volte ad accogliere gli ospiti invitati a interpretare e dare carattere alle canzoni o ai recitativi. Fra gli artisti chiamati a dare voce ai vari personaggi della storia del disco, spiccavano personaggi centrali della scena musicale italiana dei tempi e all’apice delle rispettive carriere.

Dopo l’apertura di “Bella la città”, interpretata vocalmente da Giovanni Tommaso, e il primo intervento parlato di Lina Sastri in “Il viaggio”,“Alice” introduce la voce dai toni istintivi, ruvida ma forte, di Rino Gaetano, protagonista accanto a quella di Maria Monti di “Al bar dello sport (ovvero sogghigni e sesso)”. Il disco accoglie inoltre Jenny Sorrenti in “Mammina!”, prima di aprirsi al duetto di Anna Oxa con Lucio Dalla in “Tea party”, oltre alla “Regina Pop Star” di Ivan Cattaneo e a Nino Buonocore in “Bullo e pupa”. Ogni ospite dell’album è uno dei singolari personaggi che Alice incontra lungo la propria avventura nel “paese delle meraviglie”, dal cappellaio matto (Lucio Dalla) alla Lepre (Anna Oxa), dalla Duchessa (Maria Monti) e il Bullo (Nino Buonocore) alla Regina Pop Star (Ivan Cattaneo), passando per Tuttienessunilgatto (Rino Gaetano), Mammina (Jenny Sorrenti) e Bruco (Giovanni Tommaso). L’incontro fra tutte le personalità e le situazioni raccontate avviene poi nel finale, con la canzone “Confusione gran confusione (ovvero Processo con gran finale)”. Con un’aria cantabile si chiude quindi la storia di “Alice”, dopo un itinerario complesso e multiforme, insieme al capitolo Perigeo Special. L’anno dopo l’uscita del disco, che non riuscì a raggiungere i traguardi di vendita e di successo sperati, il gruppo infatti si riformò come New Perigeo per volere di Giovanni Tommaso con nuovi componenti. Nel suo anno e mezzo circa di vita, la nuova formazione tornò a legare in qualche modo il nome Perigeo a Rino Gaetano, insieme coinvolti con Riccardo Cocciante nella tournée collettiva organizzata dalla RCA poi testimoniata da “Q Concert”.

TRACKLIST
Lato A:
1) Bella la città
2) Il viaggio
3) Al bar dello sport (ovvero sogghigni e sesso)
Lato B:
5) Il decalogo
6) Il bruco
7) Mammina!
8) Il quartiere
Lato C:
9) Tea party
10) Il festival (ovvero Perigeo in concerto)
11) Regina pop star
Lato D:
12) Bullo e pupa
13) La quadriglia delle aragoste
14) Confusione gran confusione (ovvero Processo con gran finale)

Tracklist

01. Il Quartiere (02:06)
02. Bella La Città (03:56)
03. Festival (05:06)
04. Tea Party (04:31)
05. Al Bar Dello Sport (05:12)

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