Rockol30

«ULTRAVIOLET BATTLE HYMNS AND TRUE CONFESSIONS - Dream Syndicate» la recensione di Rockol

A volte ritornano (e sono pure meglio): Dream Syndicate

Quarto album post-reunion per la band di Steve Wynn: "Ultraviolet battle hymns and true confessions"

Recensione del 10 giu 2022 a cura di Gianni Sibilla

Voto 8/10

La recensione

I Dream Syndicate hanno fatto i conti con il passato. Anzi, con questo album, il presente pareggia: quattro album nella fase storica, quella del "Paisley underground" tra il 1982 e 1989, e quattro album dalla reunion degli ultimi anni.  Certo, un capolavoro ("The day of wine and roses", 1982) rimane inarrivabile, ma i DS sono di quei rari casi di ritorno non nostalgico anzi, con una qualità pari a quella originale e una vitalità creativa anche superiore: "Ultraviolet battle hymns and true confessions" ne è la dimostrazione. Anzi porta quasi il presente in vantaggio: una band in evoluzione, che non ha nessuna intenzione di fermarsi.

Dalla California alla east coast

Ne è passato di tempo dal rock che univa California e costa est, i Velvet Underground con la psichedelia Californiana. Oggi Steve Wynn è un losangelino trapiantato a New York, ma che guarda anche altrove, dopo una quantità enorme di esperienze soliste e varie collaborazioni.

La band è stata riformata 10 anni fa per quella che sembrava la solita reunion autocelebrativa,a per i 30 anni di "The days of wine and roses". Poi è ripartito tutto con un'altra marcia, e che marcia: 3 dischi in 3 anni. Nel 2017 e 2019  "How did I find myself here?" e "These times", in cui ridefiniscono il sound classico della band, le chitarre che si intrecciano in canzoni rock pressoché perfette, con qualche lunga sperimentazione, come ai vecchi tempo. Il chitarrista Jason Victor poteva essere il punto debole, invece la sintonia con Wynn è perfetta e porta a "The Universe Inside", uscito in piena pandemia: un album fatto di lunghe jam, 5 brani più che canzoni, che compongo un'unica lunga suite con elementi elettronici: il krautorock si unisce alla matrice americana e l'entrata in pianta stabile di Chris Cacavas (Green On Red, già in tour con il gruppo), si sente.

Chitarre, loop, sax e inni da battaglia ultravioletti

Il nuovo album sposta ancora la traiettoria, riunendola con una sintesi perfetta a quelli dei dischi precedenti: "Where I'll stand" si apre con un sintetizzatore in loop, poi entrano le chitarre e vengono i brividi, per gli amanti di questo classic rock che più classico non si può: 10 canzoni, una sola che sfiora i 6 minuti ("Beyond control") un paio attorno ai 5 minuti, le altre più compatte: suonano come i Dream Syndicate, i padrini di molto rock chitarristichi indipedente contemporaneo, ma suonano anche diversi dal passato. "Trying to get over" sembra un omaggio ai tempi di "The day of wine and roses", ma subito dopo arriva "Lesson number one", che si apre con un sax e prosegue in maniera quasi circolare, con bizzare lezioni - confessioni: sono quelle del titolo, forse? 

Non è chiaro cosa siano gli "inni da battaglia ultravioletti" citati sempre nel titolo, ma se sono questi ci piacciono eccome. Bentornati, un'altra volta.

Tracklist

01. Where I'll Stand (05:18)
02. Damian (04:21)
03. Beyond Control (05:55)
04. The Chronicles of You (02:52)
05. Hard to Say Goodbye (05:07)
06. Every Time You Come Around (03:45)
07. Trying to Get Over (03:35)
08. Lesson Number One (04:19)
09. My Lazy Mind (05:05)
10. Straight Lines (04:50)
Schede:
Tags:

Prossimi articoli

© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Policy uso immagini

Rockol

  • Utilizza solo immagini e fotografie rese disponibili a fini promozionali (“for press use”) da case discografiche, agenti di artisti e uffici stampa.
  • Usa le immagini per finalità di critica ed esercizio del diritto di cronaca, in modalità degradata conforme alle prescrizioni della legge sul diritto d'autore, utilizzate ad esclusivo corredo dei propri contenuti informativi.
  • Accetta solo fotografie non esclusive, destinate a utilizzo su testate e, in generale, quelle libere da diritti.
  • Pubblica immagini fotografiche dal vivo concesse in utilizzo da fotografi dei quali viene riportato il copyright.
  • È disponibile a corrispondere all'avente diritto un equo compenso in caso di pubblicazione di fotografie il cui autore sia, all'atto della pubblicazione, ignoto.

Segnalazioni

Vogliate segnalarci immediatamente la eventuali presenza di immagini non rientranti nelle fattispecie di cui sopra, per una nostra rapida valutazione e, ove confermato l’improprio utilizzo, per una immediata rimozione.