Rockol30

«OLTRE - Mace» la recensione di Rockol

Il viaggio di Mace

Il producer guarda alla musica elettronica d'oltremanica, con un gusto italiano per la melodia

Recensione del 01 giu 2022 a cura di Gianni Sibilla

Voto 8/10

La recensione

Qualche tempo fa, Mace ha pubblicato una versione strumentale di "OBE". Poi nel livestream del 2021 dalla Galleria Vittorio Emanuele di Milano, il producer ha unito le canzoni e gli ospiti del disco a parti musicalmente molto più libere da schemi (lo si può rivedere qui). A completare questo percorso, arriva "Oltre": viene definito "Un album interamente strumentale", ma è un'etichetta limitante. 70 minuti dove la forma canzone non c'è, è definitivamente dissolta in un mare di suoni e in un'esperienza musicale più complessa, come in "Hallucination", la traccia finale di "OBE". 
“Dopo il successo di ‘Obe’ mi sono preso la libertà di esplorare un approccio diverso", ci ha raccontato, con l'obiettivo di mettere al centro immaginazione e sinestesia in un modo che solo la musica strumentale è in grado di regalare - pur essendo denso di ritmo ed energia, il disco è la fotografia del profondo viaggio interiore, guidato da esplorazioni psichedeliche e da una contemplazione romantica della natura”.

Oltre la forma canzone

Questo album rende evidente e chiaro una volta per tutte che Mace è molto di più de "La canzone nostra", che pure è stato uno dei brani più ascoltati del 2021. È un raro esempio di artista che riesce a muoversi tra i meccanismi del mainstream (a partire dal dominio del featuring) e una dimensione che guarda a forme musicali che vanno "Oltre" - perdonate il brutto gioco di parole.

Mace ricorda nei suoni e nella forma, l'elettronica contemporanea: i primi nomi che vengono in mente  sono quelli di Jon Hopkins e Floating Points, o quelli di compositori come Nils Frahm che uniscono suoni "classici" con i beat. L'album si apre con una "Breakthrough suite" di 20 minuti che parte con droni e i synth modulari, si apre su strumenti etnici e si chiude su un piano sospeso che ricorda il minimalismo post-classico. Poi prosegue con 11 brani in cui vengono mischiati strumenti "suonati", voci campionate e beat. Il primo si intitola "Singularity", come lo stupendo album di Jon Hopkins del 2018, che con queste tracce condivide il tema del viaggio. Anche se Mace si distanzia dal paragone: quando lo abbiamo intervistato, Mace ci ha spiegato: "Ne riconosco la grandezza, ma non è uno dei miei artisti preferiti – ammette Mace – in realtà amo tanti suoni diversi".  

Dall'IDM alla melodia

La diversità dei suoni si sente, eccome: nei 70 minuti le fonti vengono rese omogenee dalla mano del producer. Per fare un paio di esempi, si va dall'IDM di "Espansione" alle voci campionate di "Rituale" che ricordano il Moby del successo di "Play" in versione aggiornata o, più, recentemente certe cose di Caribou. "Serpente cosmico" fa tornare alla mente le progressioni di "All melody" di Nils Frahm. Qua la parola chiave è proprio melodia: l'identità di Mace sta nel modo in cui trasporta la sua sensibilità mainstream e melodica all'elettronica di questi brani. 

Il risultato è un disco sia estremamente piacevole, sia profondo nelle strutture e nei riferimenti. Un piccolo gioiello che è in grado sia di rilassare la mente, sia di sfidarla ad andare oltre gli schemi classici della canzone pop. 

Tracklist

01. breakthrough suite ༆ (19:26)
02. singularity ࿐ (04:54)
03. ologramma ↂ (04:45)
04. estasi ꖒ (04:58)
05. espansione ✦ (04:47)
06. rituale ண (04:46)
07. impeto ঌ (04:37)
08. serpente cosmico ത (05:43)
09. moto perpetuo ๛ (05:09)
10. sangoma ಊ (05:40)
11. volo celeste རོ (03:08)
12. risveglio ड़ (02:51)
Schede:
Tags:

Prossimi articoli

© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Policy uso immagini

Rockol

  • Utilizza solo immagini e fotografie rese disponibili a fini promozionali (“for press use”) da case discografiche, agenti di artisti e uffici stampa.
  • Usa le immagini per finalità di critica ed esercizio del diritto di cronaca, in modalità degradata conforme alle prescrizioni della legge sul diritto d'autore, utilizzate ad esclusivo corredo dei propri contenuti informativi.
  • Accetta solo fotografie non esclusive, destinate a utilizzo su testate e, in generale, quelle libere da diritti.
  • Pubblica immagini fotografiche dal vivo concesse in utilizzo da fotografi dei quali viene riportato il copyright.
  • È disponibile a corrispondere all'avente diritto un equo compenso in caso di pubblicazione di fotografie il cui autore sia, all'atto della pubblicazione, ignoto.

Segnalazioni

Vogliate segnalarci immediatamente la eventuali presenza di immagini non rientranti nelle fattispecie di cui sopra, per una nostra rapida valutazione e, ove confermato l’improprio utilizzo, per una immediata rimozione.