Oasis: il rito del “Poznan” ai live arriva dal mondo del tifo

Durante il live di Cardiff, il primo concerto che ha segnato la reunion degli Oasis, Liam ha chiesto a tutti i 70mila presenti di girarsi di spalle e di abbracciarsi “per fare il Poznan”, tutto questo prima di cominciare a suonare "Cigarettes & alcohol”. Da quel momento è scoppiato il delirio, con il pubblico, diventato un blocco unico, che saltava e cantava a squarciagola, dando le spalle al palco, esattamente come in un rito infuocato da stadio. Non è finita: la fotografia dei fan, intenti a mettere in atto il rito del Poznan, è diventata anche la cover di “Slide Away - Live from Cardiff”, il singolo dal vivo estratto dalle prime date in Galles degli Oasis. Ma perché questa coreografia si chiama così, “Poznan” per l’appunto? E quali sono le sue origini? Ovviamente è tutto collegato al mondo del calcio, dello stadio, un universo da cui i fratelli Gallagher hanno mutuato diversi aspetti del loro immaginario stradaiolo e working class.
Non è un caso che tra le tifoserie che maggiormente mettono in scena il Poznan ci sia quella del Manchester City, di cui Liam e Noel sono tifosi. Le radici del Poznan si legano a quelle di un club polacco chiamato Lech Poznan, dove la danza celebrativa si è radicata nella cultura dei tifosi già a partire dagli anni ’60. Nel caso del Manchester City, si ritiene che i sostenitori abbiano adottato il Poznan proprio dopo aver visto i tifosi del Lech Poznan eseguirlo durante una partita tra le due squadre nella gara di andata polacca della fase a gironi di Europa League nel 2010. È un modo di tifare molto di impatto, potente, che crea dei veri terremoti perché porta tutti a saltare insieme e per certi aspetti è anche una pratica sbruffona perché di fatto si danno le spalle al campo, alla partita, pensando più a cantare che al risultato. Tutto ciò come non poteva non affascinare, per esempio, una testa calda come Liam? Non solo i supporter del Manchester City si dedicano al Poznan, ma anche i tifosi più accesi di altre squadre hanno adottato questa vivace celebrazione nel corso degli anni: Celtic, Ajax, Alaves, Eintracht Frankfurt e Bayern Monaco sono solo alcuni esempi. Si diventa una cosa sola e si canta insieme, un rituale perfetto per un live degli Oasis.