Johnny Marr: "Mi sono davvero stancato della musica rock"

Johnny Marr si è "stancato della musica rock". L'ex chitarrista degli Smiths lo ha dichiarato nel corso di una intervista concessa al quotidiano britannico i spiegando quanto odiava il modo in cui la maggior parte dei gruppi rock cantava delle "avversità" e dei propri "sentimenti" al tempo in cui pubblicò il suo album di debutto in studio, "The Messenger" (leggi qui la recensione), nel 2013.
Questo a seguire quanto rivelato dal 60enne musicista di Manchester: “Nel 2013, quando ho realizzato il primo album da solista, il motivo per cui canto così tanto di architettura è perché l’ho usato come espediente per scrivere le canzoni che volevo cantare. Sembrava che tutti cantassero di queste avversità che stiamo attraversando. So che stiamo attraversando delle avversità, lo capisco. Ma ero davvero stanco della musica rock. Il simbolo della musica rock è questo falso sentimentalismo."
Un gruppo che faceva qualcosa fuori dall'ordinario e che suscitò l'interesse di Marr erano i Siouxsie And The Banshees. "Pensavo, beh, Siouxsie Sioux non sta cantando dei suoi sentimenti. Cantava 'Arabian Knights', 'Spellbound' e 'Happy House'. Soggetti interessanti, surreali, insoliti. Pensavo che tutti avessero preso l'abitudine di esprimere il proprio mondo interiore. Cose come, 'Ho perso il caricabatterie del telefono... Fammi prendere una chitarra acustica che te lo spiego.'"
Johnny Marr ha spiegato di avere trovato la carriera solista liberatoria. “È stato liberatorio, il materiale solista. Molta gente potrebbe pensare che il fatto che io sia andato da solo sia stata una specie di cosa furtiva, nulla del genere. È stato perché avevo queste idee per un gruppo, e poiché ho formato gruppi da quando avevo 14 anni, in un certo senso so quando sono pronto a qualcosa, per un gruppo. Ma credo che un gruppo debba avere una visione del mondo. Credo che il cantante abbia bisogno di dire qualcosa, oltre a 'ascolta ciò che sento!'".
Lo scorso 3 novembre Johnny Marr ha pubblicato una raccolta dal titolo “Spirit Power: The Best Of Johnny Marr” in cui vengono percorsi i suoi primi dieci anni da solista.
