Rockol30

«CANZONE PER TE - Ermanno Labianca» la recensione di Rockol

Ermanno Labianca - CANZONE PER TE - la recensione

Recensione del 14 apr 2008

(Arcana, 170 pagine, 15 Euro)

La recensione

Quando incontravo Sergio Bardotti – e succedeva troppo raramente, purtroppo – mi inginocchiavo a baciargli la mano dicendo “Bacio la mano che ha scritto le parole di ‘Se perdo te’”. Era uno scherzo, ma era vero: lui, Sergio, fingeva di essere burberamente imbarazzato, ma lo sapeva che quel testo – scritto nel 1967 - è una meravigliosa elegia d’amore. Fatta di settanta parole semplici, colloquiali, senza pretese poetiche, come sempre (forse) dovrebbero essere le parole delle canzoni – delle grandi canzoni.

Non che Bardotti avesse fatto solo quel testo, o soprattutto quel testo. In 45 anni di attività nel mondo della musica, iniziata nel 1962, era stato musicista, discografico, produttore, paroliere, direttore artistico, autore televisivo, Premio Tenco (nel 1983) come operatore culturale. Aveva lavorato con (quasi) tutti: Fabrizio De André, Patty Pravo, Ornella Vanoni, Gino Paoli, i New Trolls, Sergio Endrigo, Vinicius De Moraes, Toquinho, Chico Buarque de Hollanda... Quindi, di storie da raccontare ne aveva. E Ermanno Labianca ha avuto (gliela invidio) la splendida idea di fargliele raccontare. Le chiacchierate di Ermanno con Sergio sono raccolte in questo libro, discretamente sottotitolato “appunti di musica leggera”. Un libro troppo breve rispetto a come l’avrei voluto: però non è stata colpa di Sergio né di Ermanno, ma del grande cuore di Sergio che, una notte di aprile del 2007, si è stancato di andare a tempo e si è fermato per sempre.
Leggere le pagine di “Canzone per te” è, per chi ha avuto la fortuna di conoscere Bardotti, (quasi) proprio come sentirlo parlare, raccontare, rievocare le sue mille esperienze professionali: con appassionato understatement, con l’entusiasmo dell’artigiano soddisfatto del proprio lavoro, con l’affettuosa malizia di chi di artisti (o sedicenti tali) ne ha conosciuti e visti passare tanti: aiutandoli, sorreggendoli, ispirandoli, correggendoli, ispirandoli e frenandoli, insomma stando loro dietro e a fianco senza mai avere la vanità di star loro davanti.

Ermanno Labianca asseconda e guida i ricordi di Bardotti con rispetto, con curiosità, con ammirata discrezione: è merito suo averci restituito, attraverso le pagine di questo bel libro, non solo un gran pezzo di storia della canzone italiana, ma anche la voce, il sorriso, i colpi di tosse (maledette sigarette...) di Sergio. E se ho aspettato troppo a scrivere di questo libro, è solo perché volevo lasciare che mi passasse un po’ il magone. Sergio Bardotti non c’è più da un anno, ormai. E ci manca, eccome.
(fz)

Prossimi articoli

© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Policy uso immagini

Rockol

  • Utilizza solo immagini e fotografie rese disponibili a fini promozionali (“for press use”) da case discografiche, agenti di artisti e uffici stampa.
  • Usa le immagini per finalità di critica ed esercizio del diritto di cronaca, in modalità degradata conforme alle prescrizioni della legge sul diritto d'autore, utilizzate ad esclusivo corredo dei propri contenuti informativi.
  • Accetta solo fotografie non esclusive, destinate a utilizzo su testate e, in generale, quelle libere da diritti.
  • Pubblica immagini fotografiche dal vivo concesse in utilizzo da fotografi dei quali viene riportato il copyright.
  • È disponibile a corrispondere all'avente diritto un equo compenso in caso di pubblicazione di fotografie il cui autore sia, all'atto della pubblicazione, ignoto.

Segnalazioni

Vogliate segnalarci immediatamente la eventuali presenza di immagini non rientranti nelle fattispecie di cui sopra, per una nostra rapida valutazione e, ove confermato l’improprio utilizzo, per una immediata rimozione.