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«LA MIA LINGUA SUL TUO CUORE - Royalize featuring Azia» la recensione di Rockol

Royalize featuring Azia - LA MIA LINGUA SUL TUO CUORE - la recensione

Recensione del 08 ott 1999

Royality, CD single di 3 tracce più videoclip quicktime

La recensione

Certo, c’era di immaginarselo: come possono aver reagito i puristi del cinema al Festival di Locarno visionando il clip de “La tua lingua sul mio cuore” firmato da Asia Argento per Royalize? Stando alle critiche su stampa e televisione pareva finalmente di aver ritrovato la nuova ‘Bestia’ contro cui infierire. “Ah, che schifezza disgustosa, toglie spazio a chi il talento ce l’ha davvero, ecc….” Senza entrare nel dettaglio, pareva proprio che questo clip fosse la cosa più brutta e pretenziosa realizzata da quando i fratelli Lumière inventarono il cinematografo. E allora è con un discreto sollievo che lo si guarda su computer, si sopravvive e si pensa: “Ok, non è forse un capolavoro del cinema, ma cos’ha che non va?”. Cosa si aspettavano, i signori delle rassegne, “Il dottor stranamore”? Sono forse così abituati a visionare capolavori per soffrire atrocemente alla visione di questo clip? Che, sia detto per inciso, è sicuramente un capriccio artistico di Asia, ed ha lo stesso margine di ingenuità e reale passione che hanno le sue cose: le fa perché ha voglia di farle, e se ne fotte del resto. E’ amata/odiata forse proprio per questo, però se non altro si è tirata fuori dalla schiera dei ‘figli d’arte’ già da un po’. Il clip de “La tua lingua sul mio cuore” ha lo stesso andamento crudo e rosseggiante del suo titolo, un sogno/incubo di diversità, solitudine, sofferenza, felicità e redenzione. Il tutto in uno stile Argento lievemente ‘stoned’ e sintetizzato, con inquadrature che ci rimandano Asia di volta in volta come una lolita perversa, una belva impaurita o una (nel finale) signorina innocente. Come quella che dedica il video ai suoi genitori, con la scritta sul giubbotto che apre il clip. Il brano di Royalize è molto bello, come già detto in altra sede a proposito del loro album (v. recensioni), e compare in versione radio edit e in quella ‘album’, lunga quasi il doppio, per cui, se siete dei fans di entrambi, pensateci.


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