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«MUSICA È STORIA - Questlove con Ben Greenman» la recensione di Rockol

Un anno, una canzone

2001-2020, la musica secondo lui

Recensione del 28 nov 2024 a cura di Franco Zanetti

Jimenez, 382 pagine, 24 euro

Voto 7/10

La recensione

Ahmir Khalib Thompson, noto come ?uestlove o più semplicemente Questlove, è il batterista, percussionista, disc jockey, scrittore, noto per aver fondato i Roots (la house band del "Tonight Show starring Jimmy Fallon" e prima di "Late Night with Jimmy Fallon"). Da produttore ha lavorato con Elvis Costello, Erykah Badu, Jay-Z, Amy Winehouse e John Legend, fra gli altri. Questo non è il suo primo libro (ha già pubblicato nel 2013 "Mo' meta blues", che non mi risulta tradotto in italiano, e nel 2024 è uscito anche il suo "Hip hop is history", che immagino segua lo schema di questo di cui vi sto per riferire). Schema interessante, giacché si basa sul concetto iniziale che musica e storia sono strettamente interconnesse. Per sostenerlo, l'autore parte dal 1971, il suo anno di nascita, e fino al 2001 sceglie una canzone particolarmente significativa (per lui, ma anche più in generale) cercando di stabilirne gli intrecci con l'attualità storica di quel periodo (dal 2002 al 2020, però, lo schema si interrompe). Bel tentativo, che potrebbe essere di spunto per un autore italiano (Luca De Gennaro?) per seguirne l'esempio. Il tentativo è riuscito? Solo in parte, direi. Per il lettore italiano, molti degli eventi di storia e cronaca evocati da Questlove non sono particolarmente significativi; ma questo sarebbe il minore dei mali. Il fatto è che non sempre la connessione fra la canzone scelta e l'anno in cui è collocata va oltre la coincidenza cronologica, e (anche) che lo svolgimento narrativo/analitico spesso sembra poco coerente, o poco lineare. Il meglio, in fondo, è la parte autobiografica, con qualche aneddoto divertente (e un bel po' di namedropping).

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