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«RIPORTANDO TUTTO A CASA (TRENT'ANNI DOPO LIVE) - Cisco» la recensione di Rockol

Cisco ha riportato tutto il passato a casa sua

Un doppio live racconta il tour per il trentennale del primo disco dei Modena City Ramblers

Recensione del 04 nov 2024 a cura di Luca Trambusti

Voto 7/10

La recensione

Per quanto cerchi giustamente di allontanarsene, rivendicando sé stesso, c’è uno spesso e lungo filo che unisce Stefano “Cisco” Bellotti ai Modena City Ramblers, band dove per lui tutto è iniziato. Negli anni il filo ha fatto lunghi giri, ma alla fine Cisco, voglia o non voglia, resterà per sempre “l’ex Modena City Ramblers”, che non è per forza un’accezione negativa.

Sebbene dal 2005 il cantautore carpigiano abbia iniziato un’interessante carriera solista, in virtù di questo filo (che pare elastico) i Modena spesso fanno capolino nella sua musica, soprattutto nei live.

A questo legame si unisca il fatto che le celebrazioni dei decennali (in particolare quelli tondi) sono sempre occasione per ricordare il passato (soprattutto se è glorioso). Così è stato anche per i 30 anni dall’uscita di “Riportando tutto a casa”, il disco di esordio (con una produzione “reale”) dei MCR.

L’album fu prima stampato dalla Helter Skelter, etichetta indipendente romana, ma subito dopo “acquistato” dalla Black Out, l’etichetta “alternativa” all’interno dell’allora Polygram (una major). Da lì il percorso dei Modena non si è mai interrotto anche tra uscite e nuove entrate in formazione.

Cisco (e con lui i Modena tutti) è conscio della forza di quel disco e di quanto abbia rappresentato per la band e per la musica italiana, aprendo le porte al folk combat rock che ha “figliato” con molte altre band.

Così, per celebrare il passato, Cisco ha riunito una parte della vecchia band ed è partito per un lungo e capillare tour in cui ha riproposto (quasi tutto) quel disco, aggiungendo altri brani del repertorio dei MCR e brani da solista di Cisco, scritti dopo la sua uscita dalla band.

Lo ha fatto lui con gli ex e non gli attuali Modena di cui rispetto a 30 anni fa sono rimasti solo Massimo “Ice” Ghiacci e Franco D’Aniello.

Alla fine quel tour è stato racchiuso e codificato in un doppio disco dal vivo dal titolo “Riportando tutto a casa (Live 30 anni dopo)” in cui si gioca tra il nome dell’album e quello dell’omonima canzone di Cisco solista del 2021 (ovviamente presente in scaletta). Sono 24 brani (la metà dei quali dal disco d’esordio), composti tra il ’92 e il 95, con alcune eccezioni successive e aperto dal nuovo singolo a firma Cisco dal titolo “Siamo moltitudine”.

Come dice lo stesso Stefano questo tour/disco è un “salto nel tempo”, ma il suono Modena è così radicato, così “immobile” e quindi senza tempo, che in realtà non ci si accorge degli anni che passano. Tra il 1994 e il 2024 non sembra esserci tanta distanza, anche se in quel lasso di tempo il mondo ha cambiato volto, attitudine e cultura. La realtà artistica dei MCR (qui ripresa in toto da Cisco) è ancora uno scoglio sicuro a cui attaccarsi unendo anche generazioni diverse., dove i padri hanno fatto spazio ai figli sotto il palco (l’età porta a defilarsi a fondo platea).

Con l’occasione del ricordo Cisco si ributta a piedi pari nel passato ma siccome il passato non è passato, ecco allora che non c’è nostalgia o “passatismo”. Certo ci sono nuovi arrangiamenti, non certo stravolgenti, c’è una tromba in più (che ha anche un bel ruolo) ma francamente a non saperlo il disco potrebbe essere anche “storico”.

Non vengono traditi i ritmi e i suoni provenienti dalla bellissima “isola verde”. E allora lo spirito di Dublino, gli scorci sul mare dove verde e azzurro si confondono, i cieli (magnificamente descritti da Massimo Bubola e cantati dalla Mannoia), le distese di erica e tutto ciò che sa d’Irlanda sono racchiusi in una band che ha le radici nella nebbia della Padania (quella geografica).

Così si balla su qualche giga, ma ci si immalinconisce con la drammatica storia cantata in “Ebano”, si fa un tuffo nettamente politico (le stesse rivendicazioni allora come oggi) con “Contessa” (di Paolo Pietrangeli), nella canzone popolare di “O Bella Ciao”, nella storia con “Cento Passi” e Peppino Impastato o “Funerali di Berlinguer”. Immancabile il folk in un ipotetico territorio dove Emilia e Irlanda confinano. Ci sono poi anche due cover: “La Locomotiva”, il classico di Guccini e “If I Should Fall From Grace With God” dei Pogues (1988), degni rappresentanti di una Irlanda moderna.

“Riportando tutto a casa (Live 30 anni dopo)” ha un doppio sapore: quello di un documento e quello di una “antica” realtà che ancora vive riuscendo ad avere un suo pubblico affezionato ma anche in evoluzione.

A fare da anticamera al passato il disco si apre con una canzone nuova, in studio, scritta da Cisco: “Siamo moltitudine”, un brano d’autore, essenziale dal punto di vista musicale che esalta la generazione dell’autore e la sua storia attraverso un’elencazione di eventi vissuti e subiti, fatti, sensazioni, stile di vita, cultura e personaggi che hanno caratterizzato quegli anni. Un po’ da boomer e un po’ più nostalgica del resto del disco.

Siamo Moltitudine è la nostra storia, gli eventi che ci hanno segnato: le carezze delle madri ed anche gli schiaffi dei padri, la musica, i libri, il cinema, l’arte, le persone di cui ci siamo innamorati e anche quelle che ci hanno fatto arrabbiare.
Le tragedie che abbiamo vissuto come persone ma anche come società, ecco quindi il riferimento alle stragi, alla nostra storia tribolata di Paese.
Siamo fatti di moltitudine, una moltitudine che si lega l’uno con l’altro e dà vita a un progetto meraviglioso come Riportando tutto a casa trent’anni dopo che diventa un disco, di cui questa canzone fa parte come inedito”.
CISCO

 

In questo tour celebrativo Cisco era un ex Modena City Ramblers tra gli ex Modena City Ramblers. Lo accompagnavano quelli che 30 anni fa erano nel disco e sui palchi: Luciano Gaetani, che ha dato il via al progetto artistico, Marco Michelini al violino, Roberto Zeno, storico batterista del MCR (qui alle percussioni) e “Kaba” Cavazzuti, produttore artistico e componente musicale dei MCR e per l’occasione alla batteria, Giovanni Rubbiani alla chitarra e Alberto Cottica alla fisa.

A loro si sono aggiunti alcuni compagni di viaggio degli ultimi anni di Cisco, cioè Bruno Bonarrigo al basso, Max Frignani alle chitarre ed Enrico Pasini alle tastiere e tromba.

Insieme mettono in scena una storia viva.

Il disco è attualmente disponibile in digitale, doppio CD e triplo vinile saranno in tutti i negozi di dischi da Novembre 2024.

Tracklist

CD1
01. Siamo moltitudine (03:48)
02. In un giorno di pioggia (04:40)
03. Tant par tacher (07:21)
04. Ahmed l'ambulante (04:38)
05. riportando tutto a casa (04:16)
06. La fola dal Malagas (03:52)
07. Le lucertole del folk (02:21)
08. Il bicchiere dell'addio (04:48)
09. Onda grande (04:39)
10. Ebano (05:21)
11. Funerale di Berlinguer (06:19)
12. Morte di un poeta (03:22)
13. La banda del sogno interrotto (03:28)

Cd 2
01. Quarant'anni (03:41)
02. Grande famiglia (03:25)
03. Caln Banlieu (03:55)
04. Canzone alla fine del mondo (04:35)
05. La strada (05:35)
06. Contessa (05:11)
07. I cento passi (04:08)
08. If I Should Fall From Grace With God (02:46)
09. La locomotiva (07:29)
10. Bella Ciao (03:47)
11. A min ceva un caz - The great song of indifference (04:18)
12. Ninnananna (05:56)

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