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«CUTOUTS - Smile» la recensione di Rockol

The Smile, un’istantanea della forza creativa della band

Luci ed ombre di “Cutouts”, terzo (tra virgolette) album di Thom Yorke e soci

Recensione del 07 ott 2024 a cura di Giuseppe Fabris

Voto 6.5/10

La recensione

Già prima dei The Smile, Thom Yorke e i Radiohead avevano una lunga tradizione legata alle canzoni registrate, ma non pubblicate negli album: alcune rimanevano nei cassetti in attesa di idee per svilupparle meglio, altre venivano inserite come b-side dei singoli (tra le tante i fan ricorderanno le splendide “Pearly*”, “Molasses”, “Banana Co.” e “Polyethylene parts 1&2”). Altre ancora, nonostante fossero state già pubblicate e eseguite dal vivo, sono state poi riarrangiate e riproposte su altri dischi: ricordiamo i casi di “Nude” (inizialmente intitolata “Big Ideas”) uscita dalle registrazioni di “Ok Computer” e poi pubblicata in “In Rainbows”, oppure di “True love waits” pubblicata in varie versioni prima di finire completamente rielaborata su “A moon shaped pool”, l’ultimo disco dei cinque di Oxford che, nel 2025, festeggerà il suo decimo compleanno. 
Con i The Smile, Yorke ha cambiato piano di azione: ecco tutte le canzoni che avevano tenuto da parte includendole in una raccolta rinominata “Cutouts”, un titolo molto esplicativo.

Creatività senza limiti

Si fa fatica a definire questo disco come la terza opera di questa band, è più un’istantanea della grande forza creativa che questi tre artisti hanno messo in campo nonostante i tanti anni di carriera alle spalle. Una creatività che non vuole porsi alcun limite esplorando forme e generi sempre diversi.

Questo disco inizia con “Foreign spies”, una canzone che potrebbe essere presa da un’opera solista di Yorke: la band scompare, rimane solo la voce del leader immerso in un mare di tastiere. È un brano che si dipana morbidamente, ma che nasconde un forte messaggio politico che parla delle contraddizioni di un mondo che Thom fa fatica a capire.

“in a beautiful world
paved with gold
but who’s counting 
way up there?”

Con “Instant psalm” si cambia subito registro, una ballata semplice ma allo stesso resa inquietante dagli arrangiamenti per archi di Jonny Greenwood. “Zero sum” ci riporta alle atmosfere di “A light for attracting attention” l’album di debutto della band: una brano che parte tirato su un nervoso giro di chitarra per poi arricchirsi con un ensemble di fiati. Thom sembra fare una lista delle cose che lo inquietano.

That’s another red flag red flag red flag. 
The masterclass. The Ted Talk.
That’s a lot to burn for no reason.

“Colours fly” esordisce su un giro di basso ipnotico attorno al quale chitarra e batteria costruiscono un bellissimo groove che sembra non avere mai una fine, uno dei brani più belli di questo disco che fa coppia con la seguente “Eyes and mouth” che ci mostra quanto questa band si stia allontanando dall’ombra dei Radiohead.

In “Don’t get me started” la voce di Yorke torna immergersi tra i suoni dei sintetizzatori e le percussioni di Tom Skinner, in un brano dal testo criptico, che sembra un continuo di quella “I quit”  inserita in “Wall of eyes”

“I’m not the killer
Don’t get me started
I’m not the villain
choose someone else"

La momentanea impressione che questo disco migliori di canzone in canzone viene spezzata immediatamente dai brani successivi: “Tiptoe” propone una bella atmosfera creata da piano e archi, ma non basta a rendersi interessante. “The slip”  e “No word” portano sulle loro spalle il paragone troppo pesante con il resto della produzione dei The Smile, mentre con la finale  “Bodies laughing” la band rialza la testa: è una di quelle ballate voce e chitarra acustica che Yorke non sbaglia.

Luci ed ombre

“Cutouts” è un disco fatto di tanta luce e qualche ombra, ma che mostra tutte le qualità di un trio capace di scrivere grande musica anche quando sono canzoni escluse dai precedenti album. È un’opera che mette un punto sullo stato di salute di questa band.

Tracklist

01. Foreign Spies (04:48)
02. Instant Psalm (04:18)
03. Zero Sum (02:47)
04. Colours Fly (04:55)
05. Eyes & Mouth (03:59)
06. Don't Get Me Started (05:55)
07. Tiptoe (03:30)
08. The Slip (04:29)
09. No Words (04:16)
10. Bodies Laughing (04:57)
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