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«OPERA FUTURA - Levante» la recensione di Rockol

Più istinto, meno testa: così Levante ritrova sé stessa

L'album è candidato ai Rockol Awards 2023

Recensione del 25 dic 2023 a cura di Mattia Marzi

Voto 6.5/10

La recensione

Fino al 29 dicembre, ripubblichiamo le recensioni dei dischi candidati ai Rockol Awards 2023 nella categoria "Miglior album italiano": è possibile votare qua. 
Qua invece le candidature per i migliori live.

E pensare che al posto del cigno avrebbe dovuto esserci una tigre. Portarla sul set, però, e farla posare davanti al telo verde, il colore della speranza, un’allusione alla luce ritrovata da Levante in fondo al tunnel della depressione, sarebbe stato troppo complicato: “Ho descritto i sentimenti in maniera più carnale: volevo inserire nella copertina un elemento animale. Mi sono ricordata di una frase di Emily Dickinson che mi aveva colpito: ‘La speranza è quella cosa piumata’. Così ho pensato al cigno”. Non poteva fare una scelta migliore: è un animale che rappresenta bellezza ed eleganza, che ad ascoltare bene “Opera futura” sono le due parole chiave alla base del nuovo album della cantautrice siciliana.

Delle caratteristiche del cigno al quinto disco di inediti di Levante manca giusto la leggerezza. Inevitabilmente, verrebbe da dire: l’album racconta la rinascita della cantautrice dopo un periodo difficile. Non solo il lockdown, ma anche e soprattutto l’arrivo della prima figlia Alma Futura – alla quale è dedicata l’omonima canzone – e la conseguente depressione post-partum: “La maternità è una condizione che mi ha cambiato molto. C’è la gioia di avere tra le braccia la cosa più importante della tua vita, ma dal punto di vista ormonale il tuo corpo non risponde, avevo paura di perdere alcune cose: fai il funerale ad una parte di te vecchia, ma sta anche nascendo una parte di te nuova che ancora non conosci”.

La musica è stata una forma di terapia, prima, durante e dopo la crisi. La prima canzone scritta per il disco è stata “Invincibile” (che non a caso apre l’album), iniziata per Sanremo 2020 – alla fine portò “Tikibombom” – e poi terminata più avanti insieme ad Antonio Filippelli, ancora una volta al fianco di Levante dopo “Nel caos di stanze stupefacenti” e “Magmamemoria”. “Mi manchi” è l’altra canzone centrale del disco, inizialmente presentata per il Festival di Sanremo 2023 insieme a “Vivo”, che poi ha avuto la meglio: “Ero partita con l’idea di tornare con un brano più morbido, poi credo che ‘Vivo’ fosse più adatta: ci sono stati momenti in cui pensavo di non riuscire a finire il disco, ora è bello guardarsi indietro e pensare di avercela fatta”.

Se in “Magmamemoria” Levante si era aperta per la prima volta in carriera a sessioni di scrittura condivise, qui torna a scrivere da sola, confrontandosi con sé stessa. E si sente. Dalla stessa “Invincibile” a “Iride blu e cuore liquido”, passando per “Vivo”, “Fa male qui”, “Metro”, “Leggera”, “Mater”, “Opera futura” è un disco meno cerebrale e più istintivo di “Magmamemoria”: “È come se avessi dissotterrato la ragazza di ‘Manuale distruzione’, che credevo perduta, e contemporaneamente mi fossi vista nel domani”, dice lei, alludendo al primo album, quello del tormentone “Alfonso”, che nel 2013 la rese un vero fenomeno indie pop ante-litteram. Con “Opera futura” Levante si allontana dalla dimensione più impalpabile di “Magmamemoria” per entrare in una dimensione più carnale: il dolore descritto è fisico, la gioia è provata sulla pelle, la nostalgia un nodo in gola. Claudia vive il suo sogno erotico: guai a svegliarla.

Tracklist

01. Invincibile (03:53)
02. Vivo (03:21)
03. Mi manchi (03:14)
04. Fa male qui (02:36)
05. Metro (02:37)
06. Leggera (03:05)
07. Alma Futura (03:33)
08. Capitale, mio Capitale (03:26)
09. Mater (04:00)
10. Iride blu e Cuore liquido (03:06)
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