“For That Beautiful..” l'elettronica matura dei Chemical Bros.

La scorsa settimana i Chemical Brothers hanno suonato al Parco Bussola Domani di Lido di Camaiore per recuperare la data saltata a Luglio al Lucca Summer Festival. 
Al di là dei luci e dei visual targati Smith e Lyall che sono sempre sorprendenti è stato da un punto di vista puramente musicale un set estremamente interessante. Se dovessi trovare un solo aggettivo per descrivere la musica uscita da quel concerto userei “maturo”. Certo che per la musica elettronica, per sua natura evolutiva e spinta sempre in avanti, l'aggettivo maturo può avere per molti dei connotati di segno negativo, ma in questo caso non lo è. In un certo senso l'ascolto pochi giorni dopo di “For That Beautiful Feeling” perfeziona quella sensazione e quella parola.

In fondo Ed Simons e Tom Rowlands sono entrambi ormai sulla cinquantina, hanno appena festeggiato i 30 anni dal loro singolo di debutto, “Song to the Siren”. Questo è il loro decimo album che arriva dopo “No Geography” del 2019, disco sorprendente in cui i fratelli chimici abbandonavano le produzioni gigantesche con featuring superstar per tornare a suonare i vecchi sintetizzatori e kit analogici. 
“For That Beautiful Feeling” in un certo senso prosegue quel discorso sonoro ma lo rende ancora più calato nel suono contemporaneo: certe linee vocali un po' contorte sembrano arrivare direttamente dalle produzioni di Oneohtrix Point Never.

Il disco si apre e si chiude con la voce femminile del gruppo alt-pop francese degli Halo Maud tra certi strati quasi shoegaze di chitarra di “Live Again” e la morbida e dreamy title track. In mezzo c'è molto degli elementi che ci hanno fatto amare nel tempo i Chemical Brothers: c'è l'electro funk energetico e un po' acido di “No reason” e  “The weight” con un sample vocale maschile che ricorda la loro hit del '97 “Block Rockin' Beats”, “Fountains” ricorda le giocose produzioni anni zero dei Neptunes, mentre  “Goodbye” con quella traccia vocale di soul d'antan e malinconico fa venire in mente il miglior Moby. 
Insomma, tanti riferimenti dal passato, ma emulsionati con la voglia di divertirsi e far divertire, principalmente attraverso il ballo. 
Poi arriva “Feels Like I'm Dreaming” pezzo di caleidoscopica e frenerica psichedelia dove i Chemical mostrano i muscoli e fanno vedere di cosa sono capaci. Intrigante, ma decisamente minore, "Skipping Like a Stone" precedente singolo uscito in collaborazione con Beck: sicuramente un omaggio al passato da star dei Chemical ma che non aggiunge nulla ad un disco che mostra la coppia sicuramente invecchiata ma che mantiene sempre una freschezza di suono e una coerenza di metodo. Matura, appunto.