Tonino Carotone: generoso, istrionico, caotico, romantiko

 In Tonino Carotone vita e musica sono la stessa cosa: non c'è separazione tra l'uomo e l'artista. Generoso, istrionico, caotico e anche un po' contraddittorio: nel personaggio e nelle sue canzoni convivono aspetti, generi, epoche e lingue diverse. 

Un "nuovo" album

Vale anche per "Etiliko Romantiko” che è un "nuovo" album, ma è anche una raccolta ed e è anche un album di collaborazioni, con 14 brani tra inediti, rivisitazioni, cover e canzoni, cantate in 5 lingue diverse (italiano, spagnolo, inglese, francese e greco). Di tutto, di più.

Quando l'ha presentato, settimana scorsa a Milano, si è quasi commosso: l'album era già pronto nel 2020, era pronto pure lui a tornare sul palco: il disco doveva uscire a marzo 2020. Invece c'è stata quella che lui chiama, senza mezzi termini, una "pausa di merda", da cui si sta riprendendo solo ora.

Si, per Tonino Carotone è sempre “un mondo difficile: vita intensa, felicità a momenti e futuro incerto”, come cantava in “Me cago en el amor”. Quella canzone, diventata una sorta di improbabile tormentone 20 anni fa, oggi ha un nuovo senso. Nel disco c'è pure quella, rivisitata con Mimmo Epifani e il Circolo Mandolinistico.

Generi e ospiti diversi

Nel mondo di Tonino Carotone convivono il rock ("No Dollar" con JhonnyBoy e " El Ultimo Cliente"), il folk, la ballata d'autore (l'intenso duetto con Gino Paoli su "Il Cielo In Una Stanza") e la canzone retrò (in "Il re del bar" - di Vincenzo “Cinaski” Costantino - sembra di sentire il primo Capossela), la musica latina ("Se Fuerza La Màquina"), il rebetiko ("Pou Sai Thanasi") e le atmosfere mediterranee/orientaleggianti di "Solcando Le Onde".

Anche scorrendo la lista degli ospiti si ha la fotografia di questo "melting pot", come si diceva una volta: si va dal Piccolo Coro dell'Antoniano dello Zecchino d'Oro a  Piotta (“Whisky, Tabacco e Venere”, è una sorta di sequel di “Vino, tabacco e venere”, incisa dai due tempo fa) passando per Pietra Montecorvino, Alessandro Stefana, oltre ai già citati Jhonny Boy e Gino Paoli, ed altri ancora.

Il fatto è che però questa apparente disomogeneità si trasforma in un album che ha una sua unità e una sua personalità: quella di Tonino Carotone, che tiene assieme tutto con grazia e naturalezza.
È sempre un mondo difficile, per fortuna c'è la musica.