Paul McCartney e quella bizzarra vendetta contro un giornalista
Una recensione velenosa, firmata da un giornalista disonesto, spinse Paul McCartney a rispondere con un gesto tanto ironico quanto sorprendente, spedendo personalmente un piccolo “souvenir” pensato per restituire con elegante sarcasmo l’affronto ricevuto. È questo un aneddoto, al tempo stesso grottesco e irresistibile, che riaffiora oggi dalle pagine di "Wings: the story of a band on the run", il nuovo libro dedicato alla storia degli Wings, la band fondata dall'ex Beatles, insieme a sua moglie Linda e a Denny Laine nel 1971, dopo l'avventura dei Fab Four.
Il volume, pubblicato ieri 4 novembre, raccoglie oltre 150 fotografie, diari, testi autografi e ricordi di figure leggendarie come John Lennon, George Harrison, Ringo Starr, George Martin, Sean Ono Lennon, Chrissie Hynde, Dustin Hoffman, Twiggy e tutti i membri degli Wings. Ed è proprio uno di loro, il batterista Denny Seiwell, a riportare alla luce un episodio che restituisce perfettamente il clima di diffidenza, e talvolta di sarcasmo, con cui McCartney affrontava certa stampa britannica nei primi anni Settanta.
Durante una tournée, ha raccontato Seiwell, la band aveva accolto a bordo un giornalista che sosteneva di voler scrivere non una recensione, ma un racconto sulla vita familiare dei musicisti in tournée. All’epoca Paul e Linda avevano già tre figli: Heather, Mary e Stella. In seguito la coppia avrebbe dato alla luce un altro figlio, James, e dopo la morte di Linda nel 1998, Paul sarebbe diventato nuovamente genitore di Beatrice nel 2003, con la seconda moglie Heather Mills.
Il giornalista venne quindi invitato da McCartney e i suoi ai soundcheck, sull’autobus e gli venne data la possibilità di curiosare dietro le quinte. L’uomo, però, di cui non viene fatto il nome nell'estratto riportato dall'NME, non assistette mai al concerto e volò a casa prima dello spettacolo. Una settimana dopo, sulle pagine del suo giornale, comparve una recensione dettagliata e ferocemente negativa di un concerto che non aveva mai visto.
L’indignazione di Paul e Linda si trasformò allora in un gesto di vendetta tanto infantile quanto geniale: "Al tempo Stella era ancora una neonata", viene ricordato da Seiwell in "Wings: the story of a band on the run": "Così, Paul e Linda presero una delle sue cacchine, la misero in un portasapone di plastica dell’hotel che impacchettarono con cura e gliela spedirono". Una piccola provocazione che il batterista ha definito nel suo racconto come "la risposta perfetta a un rozzo giornalista britannico".