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«TILT (IMMAGINI PER UN ORECCHIO) - Arti e Mestieri» la recensione di Rockol

Le “immagini per un orecchio” degli Arti & Mestieri

Il disco d’esordio del gruppo del 1974 viene ora celebrato da “Italian Prog Rewind” di Sony Music

Recensione del 28 ago 2022 a cura di Elena Palmieri

La recensione

Mentre gli orizzonti musicali e le pulsioni di quel rock definito “progressivo” o “sinfonico”, tra spunti classici e vigore, erano sempre più preponderanti e si erano ormai aperti a componenti jazz che andavano a inserirsi nelle tendenze psichedeliche e pop, sul finire del 1973 a Torino nacque un nuovo gruppo dall’incontro tra il batterista dei Trip Furio Chirico e il tastierista Beppe Crovella. Attorno a loro prese così forma la formazione di un progetto inizialmente chiamato Arti, con il chitarrista Gigi Venegoni, il sassofonista Arturo Vitale, il violinista Giovanni Vigilar e il bassista Marco Gallesi. Dopo il debutto al Festival del Parco Lambro di Milano nel 1974 e grazie al supporto di Gianni Sassi della Cramps insieme al manager Franco Mamone, la band adottò il nome di Arti & Mestieri e a Roma, nello studio Chantalain di Bobby Solo, registrò il suo album d’esordio. Il disco, uscito ormai 48 anni fa con il titolo “Tilt (Immagini per un orecchio)”, viene ora celebrato, insieme ad altre tra le maggiori opere del progressive rock italiano, dalla nuova iniziativa di Sony Music “Italian Prog Rewind”.

Una corsa tra violino e sassofono, mentre la sezione ritmica di basso e batteria dà forma e vigore a una struttura complessa, apre le “immagini per un orecchio” di “Tilt”. La prima traccia “Gravità 9,81” introduce così il viaggio sonoro degli Arti & Mestieri nel loro primo disco, comprendente di soli due brani cantati e altre sei tracce totalmente strumentale. Ogni musicista si prende una certa libertà jazz per caratterizzare l’atmosfera del brano, mentre le sfumature orchestrali portano alla fine e un synth detta l’attacco della successiva “Strips”. “La testa piena ormai / Di troppe assurdità / Canzoni languide / E cose dette già / Da artisti che sussurrano / Parole inutili”, afferma in un sussurro Giovanni Vigliar nella seconda traccia, accompagnato dalla dolcezza della chitarra acustica di Gigi Venegoni in cui si reinseriscono poi con decisione le percussioni e le tastiere.

Forte di un lavoro sulla musica e sull’identità del gruppo piemontese, il primo album degli Arti & Mestieri avanza senza esitare fra composizioni interessanti e mutevoli, giochi di sintetizzatori e incursioni di Mellotron, da velocità precise dettate dalla batteria a momenti di sospensione, come la breve “Corrosione”. L’incisività rock e la tecnicità jazz proprie di “Positivo/Negativo” fanno scivolare l’ascoltatore verso la conclusione della prima facciata del disco, affidata alla fugacità strumentale di “In cammino”.

Non appena si appoggia la puntina del giradischi sui primi solchi del lato B del vinile, con la traccia “Farenheit” tornano le note più dolci ed sono infatti poi le percussioni a risvegliare “Tilt” per la lunga suite dell’album, “Articolazioni”. Negli oltre tredici minuti del brano, con anche il ritorno del cantato di Vigliar che sviscera le proprie angosce riguardo all’incedere del tempo (“E non c'è tempo nemmeno / Per ingannare le ore / Per aspettare soltanto / Un altro dolore nel cuore”), la band è spinta dalla voglia di progredire e rinnovare i suoni delle sue radici e si muove su diversi territori musicali, passando da improvvisazione a sperimentazione e rigore con sezioni orchestrali. Nella penultima traccia di “Tilt” si racchiude molta dell’importanza dell’intero disco che, fino alla fine con l’angoscia e le sperimentazioni elettroniche votate all’avanguardia della title track, mostra la libertà degli Arti & Mestieri di spingersi verso una musica senza confini, oltre il progressive, il jazz e il rock. L’essenza della band rimane intatta anche a distanza di quasi cinquant’anni dall’uscita del suo primo lavoro, dopo altre importanti prove di studio e diversi cambi di formazioni.

Tracklist

01. Gravità 9,81 (04:05)
02. Strips (04:39)
03. Corrosione (01:37)
04. Positivo/Negativo (03:29)
05. In cammino (05:36)
06. Farenheit (01:15)
07. Articolazioni (13:24)
08. Tilt (02:29)

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