Rockol30

«EVERYTHING WAS BEAUTIFUL - Spiritualized» la recensione di Rockol

Torna il denso muro del suono degli Spiritualized

Nuovo disco per la band di Jason Pierce: melodie ariose e arrangiamenti gonfi dal potere alchemico

Recensione del 01 mag 2022 a cura di Michele Boroni

Voto 8/10

La recensione

E così, ridendo e scherzando, tra cantautorato sperimentale e psichedelia, sinfonie rumorose e gospel space pop, sono già trent'anni che esistono gli Spiritualized, la creatura di Jason Pierce, l'ex Spacemen 3 che con questo “Everything was beautiful” arriva al suo nono album. 

Una genesi travagliata

Basterebbe solo la prima canzone del disco “Always together with you”  per capire che ci troviamo di fronte a un disco speciale: immediata e carichissima, con orchestra, strumentazione rock elettrica e coro doo wop, melodia e ganci giusti e assolo à la Marc Bolan. Insomma quel nuovo muro del suono che ci aveva rapito nel suo disco “Ladies and Gentlemen, We Are Floating in Space” torna prepotentemente. 
E pensare che il disco non era nato con i migliori auspici: dopo il fallimentare “Sweet heart sweet light”, il progetto iniziale di Jason Pierce era quello di fare un doppio album dal titolo “Everything was beautiful and nothing hurt” ma la casa discografica si oppose, così lui   un po' per ripicca un po' perché è in fondo è un folle, decise di realizzare due dischi separati, prima il travagliato e toccante gospel pop  “And nothing hurt” nel 2018, praticamente registrato a casa con pc e ProTools e ora questo arioso “Everything was beautiful" con gran parte delle canzoni figlie delle sessioni del precedente disco e con la rifinitura interrotta dal lockdown. Pearce qui ha suonato 16 strumenti diversi e registrato in questi ultimi anni in 11 studi diversi con più di 30 altri musicisti tra cui cantanti vari, archi, ottoni e persino i rintocchi della Whitechapel Bell Foundry per creare  un muro di suoni bello pieno e gonfio.  

Caos organizzato per buone canzoni

Ma il disco prosegue tutto sullo stesso livello. C'è "Best Thing You Never Had", rock psichedelico tra gli Stones di “Exile on Main St.” con una sezione di fiati sgangherata da cui emerge uno straordinario solo di trombone, cori gospel e tutto intorno che freme e ribolle, mentre in “The A Song (Laid in your arms)” tornano i vecchi amori free jazz di Pierce. 
C'è però anche spazio per la quieta ballata country con la chitarra slide “Crazy” e per il lungo e intenso finale tra kraut rock arioso e gospel  “I'm coming home again” che chiude uno dei dischi più vivaci che gli Spiritualized abbiano mai realizzato. Non c'è molto altro da dire, va solo ascoltato. 
 

Tracklist

01. Always Together With You (06:38)
02. Best Thing You Never Had (The D Song) (05:52)
03. Let It Bleed (For Iggy) (04:40)
04. Crazy (03:52)
05. The Mainline Song / The Lockdown Song (05:55)
06. The A Song (Laid In Your Arms) (07:07)
07. I'm Coming Home Again (09:53)
Schede:
Tags:

Prossimi articoli

© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Policy uso immagini

Rockol

  • Utilizza solo immagini e fotografie rese disponibili a fini promozionali (“for press use”) da case discografiche, agenti di artisti e uffici stampa.
  • Usa le immagini per finalità di critica ed esercizio del diritto di cronaca, in modalità degradata conforme alle prescrizioni della legge sul diritto d'autore, utilizzate ad esclusivo corredo dei propri contenuti informativi.
  • Accetta solo fotografie non esclusive, destinate a utilizzo su testate e, in generale, quelle libere da diritti.
  • Pubblica immagini fotografiche dal vivo concesse in utilizzo da fotografi dei quali viene riportato il copyright.
  • È disponibile a corrispondere all'avente diritto un equo compenso in caso di pubblicazione di fotografie il cui autore sia, all'atto della pubblicazione, ignoto.

Segnalazioni

Vogliate segnalarci immediatamente la eventuali presenza di immagini non rientranti nelle fattispecie di cui sopra, per una nostra rapida valutazione e, ove confermato l’improprio utilizzo, per una immediata rimozione.