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«STRICTLY A ONE-EYED JACK - John Mellencamp» la recensione di Rockol

John Mellencamp: 70 anni, uno sguardo amaro e belle canzoni

Nel suo nuovo album il musicista dell'Indiana collabora con il 'fratello' Bruce Springsteen

Recensione del 24 gen 2022 a cura di Paolo Panzeri

Voto 8/10

La recensione

In una recente intervista presentando "Simply A One-Eyed Jack", John Mellencamp ha dichiarato di avere perso il conto del numero dei suoi dischi: "Questo è il mio ventiseiesimo album, ventisettesimo, non lo so." Certo è che il suo ultimo album di inediti, "Sad clowns & hillbillies", risale al maggio 2017, quasi cinque anni fa. Un disco in cui il musicista dell'Indiana raccontava e cantava, una volta di più, le storie della sua America, quella più lontana dalle città e più vicina alla provincia. Le raccontava e le cantava con l'aiuto del country e del rock'n'roll. Il rock, propriamente detto, quello è un ricordo di un passato sempre più lontano nel tempo. Così come è un ricordo ormai lontano quel periodo – che grosso modo si può collocare tra la metà degli anni Ottanta e i primi anni Novanta – in cui la figura di Mellencamp, all'apice della fama, era associata quasi indissolubilmente a quella di Bruce Springsteen. Nella intervista citata poc'anzi lui stesso riconosce questa associazione (che quasi certamente, in altri tempi, lui che possiede un carattere incline a prendere fuoco, deve avere, anche a ragione, mal sopportato): "Per tutta la mia carriera sono sempre stato come il Bruce Springsteen dei poveri."

He's the Boss

Lo scorso ottobre John Mellencamp ha compiuto 70 anni, un'età in cui se ne sono viste abbastanza da avere imparato come girano le ruote del mondo. Ed è una buona età per chiudere uno dei tanti cerchi della vita; nel suo caso l'incontro musicale di primo tipo con Bruce Springsteen. Il Boss è infatti presente in tre delle dodici canzoni del nuovo album di John Mellencamp: "Wasted days", "Did you say such a thing" e "A life full of rain". In realtà Springsteen canta solo nel primo dei tre brani citati (il cui incipit ricorda da vicino la sua "Independence day"), nel secondo la sua voce funge da coro di accompagnamento, mentre nel terzo si limita a suonare. Questa collaborazione tra i due ha il merito di dare rilevanza e pubblicità a "Simply A One-Eyed Jack" che in futuro potrà essere ricordato come l'album di Mellencamp con Bruce Springsteen, ma tutto ciò sarebbe davvero errato e riduttivo, oltre che molto ingiusto. "Simply A One-Eyed Jack" è un disco dai toni sommessi, sono canzoni spesso sussurrate ("I always lie to strangers"), con una voce sempre più bassa – scherzandoci sopra Mellencamp ha detto, "Le sigarette stanno iniziando a dare i loro frutti" -, un disco rurale come ormai da sua consuetudine che rinuncia agli scoppi d'artificio musicali per porre l'accento principalmente sulla parte lirica dei brani. Un disco country nella più fiera accezione del termine, che spesso a noi aldiquà dell'Atlantico sfugge oppure viene equivocata. In prima linea quindi si trovano alcuni strumenti della tradizione come violino, fisarmonica e contrabbasso. John, meditabondo, riflette consapevolmente sull'ultima fase della vita di un uomo ("A Life Full of Rain", "Wasted days"). Un brano sorprendente e avulso musicalmente dagli altri è "Gone so soon" che tromba e piano rendono inevitabilmente jazzy, al contrario di “Sweet Honey Brown” che profuma di blues.

Nella menzogna, continuiamo a credere

Lo sguardo di Mellencamp sulla parabola umana, dalla sua casa nell'Indiana, è tutt'altro che consolatorio: è duro, spietato, amaro, concede solo spiragli di speranza. La parola menzogna è presente ben due volte nei titoli dei brani in tracklist, l'altra parola che ricorre è pioggia. Niente male come visione, anche se lui dice che sono solo storie e che non sempre le storie rappresentano il punto di vista di chi le racconta. Allora ci rifacciamo, interpretando le parole di "Chasing rainbows", forse la canzone dell'album più vicina a poter essere un singolo radiofonico, questo magari non sarà il mondo che pensavamo (speravamo) di conoscere, ma vogliamo andare verso il sole per inseguire i nostri sogni. Gran disco.

Tracklist

01. I Always Lie To Strangers (03:36)
02. Driving In The Rain (03:25)
03. I Am A Man That Worries (04:33)
04. Streets Of Galilee (02:49)
05. Sweet Honey Brown (05:18)
06. Did You Say Such A Thing (feat. Bruce Springsteen) (03:39)
07. Gone So Soon (03:31)
08. Wasted Days (feat. Bruce Springsteen) (04:31)
09. Simply A One-Eyed Jack (04:41)
10. Chasing Rainbows (03:27)
11. Lie To Me (03:30)
12. A Life Full Of Rain (feat. Bruce Springsteen) (05:37)
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