Dave Evans (ex AC/DC): "Siamo tornati agli anni '50"
Dave Evans, il primo cantante degli AC/DC poi sostituito da Bon Scott, in una intervista concessa a Heavy Interviews, ha espresso il proprio parere sull'evoluzione della scena rock, evidenziando le grandi differenze tra l'industria musicale dei primi anni Settanta e quella del giorno d'oggi.
A precisa domanda sulle principali differenze tra la scena rock dei suoi esordi e il panorama attuale, il 72enne Evans ha spiegato: "Beh, a quei tempi c'erano molte più band, non c'era internet e tutti uscivano. Nessuno restava a casa. Eravamo tutti fuori, ovunque, e c'erano davvero tante band, milioni di band, gruppi di diverso genere, tutti alla ricerca di un contratto discografico perché non c'erano molte etichette discografiche, quasi nessuna a quei tempi. Quindi, se firmavi un contratto, eri come toccato da Dio. Da un giorno all'altro. Diventavi un Dio da un giorno all'altro."
Dave Evans ha osservato che l'ambiente dell'epoca era pregno di competizione e costringeva le band a differenziarsi. "Era competitivo, molto competitivo, dovevi essere diverso. Ogni band doveva avere il suo stile. Tutto qui. Distinguersi dagli altri, anche la musica era diversificata."
Il cantante ha inoltre espresso preoccupazione per lo stato attuale dell'industria. Ha attribuito la mancanza di diversità al controllo totale delle etichette discografiche. "Ora, molti vivono a casa con mamma e papà, non è entusiasmante. E le etichette discografiche oggigiorno hanno di nuovo il controllo e tutte le band suonano uguali, loro vogliono uniformità. Quindi, al giorno d'oggi, le etichette discografiche, ce ne sono milioni, impongono alle band ciò che vogliono e quindi ci si conforma a ciò che vogliono le etichette discografiche. Come negli anni '50."