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John Lydon: "Ho cercato di salvare Sid Vicious"

L'ex frontman dei Sex Pistols ha detto: "Ho provato l'eroina una volta. L'ho odiata"
John Lydon: "Ho cercato di salvare Sid Vicious"

John Lydon ha concesso una intervista al Mirror e, come sempre, ha espresso con molta franchezza il suo punto di vista su vari argomenti. Nella conversazione con la testata britannica, oltre ad avere definito Donald Trump il Sex Pistols della politica ha parlato anche del suo periodo da cantante dei Sex Pistols, quando era chiamato Johnny Rotten.

Tornando al 1977 e al successo della band con la canzone "God Save the Queen", che al tempo venne bandita dalle radio in Gran Bretagna, Lydon si dice ancor oggi parecchio stupito: "Quando abbiamo registrato "God Save the Queen" non sapevamo che avremmo avuto un successo strepitoso. Ci stavamo solo facendo una risata. Pensavo 'nessuno ci ascolterà, chi se ne frega? Non c'è speranza'. La Famiglia Reale a quei tempi era sacrosanta. Non ti era nemmeno permesso avere un'opinione su di loro!".



L'oggi 69enne musicista inglese si fa molto più cupo parlando di Sid Vicious , il bassista chiamato dal manager dei Pistols Malcolm McLaren nel 1977 per sostituire Glen Matlock , nonostante non sapesse suonare nemmeno uno strumento. Vicious, il cui vero nome era Simon John Ritchie , morì solo un paio di anni più tardi di overdose da eroina a soli 21 anni nell'appartamento di un amico a New York.

Parlando della dipendenza da eroina di Vicious, Lydon racconta: "Ho cercato di farlo smettere. Ho cercato di far smettere diverse persone. Ma è un lavoro ingrato. Ci ricadono. Pensando a Sid, era interessato molto all'ago in sé". E procede nel descrivere l'atto di iniettarsi l'eroina come una "cosa tipo una cerimonia del tè giapponese. È solo una tiritera, ma gli eroinomani la adorano. La vedono come il loro scopo".

L'ex frontman dei Sex Pistols considera alcuni eroinomani del tutto irrecuperabili: "È una forma di schiavitù in cui le persone cadono volontieri. Hanno preso quella decisione e sbagli a cercare di ostacolarle e fermarle. L'ho imparato. L'odio che provano per te dopo è incredibile e non ti perdonano mai per aver cercato di aiutarli a uscire da una droga che ritengono possa far loro bene. Ho provato l'eroina una volta. L'ho odiata".


Lydon stesso ha avuto alcuni problemi con una dipendenza da cui è poi riuscito a liberarsi: quella dalla metanfetamina. E spiega serio: "Mi sono creato un problema con la metanfetamina 20 o 30 anni fa. Ho dovuto uscirne da solo. Ma ce l'ho fatta. Non mi piaceva la forma che stava prendendo quello stile di vita. Davvero molto velocemente ho perso peso, mi sono caduti i denti e tutto il resto. È una tacca sulla cintura, 'ci sono già passato. No, grazie'".
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