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Dave Murray: "Con Blaze Bayley i Maiden fecero un passo indietro"

Il chitarrista degli Iron Maiden ha parlato del periodo in cui Bayley sostituì Bruce Dickinson
Dave Murray: "Con Blaze Bayley i Maiden fecero un passo indietro"

Il chitarrista degli Iron Maiden, Dave Murray, in una intervista rilasciata a MusicRadar ha parlato del difficile periodo in cui Blaze Bayley sostituì Bruce Dickinson come cantante del gruppo dal 1993 al 1999.

Quel cambio di formazione influenzò (e non poteva essere altrimenti) lo stile degli Iron Maiden e Murray non nasconde come in quel periodo avesse più di una preoccupazione riguardo il futuro del gruppo. "Blaze era un cantante fantastico e una persona davvero simpatica. Mi piaceva molto. Ma quando Bruce se n'è andato e Blaze è entrato, abbiamo fatto un passo indietro, davvero. Improvvisamente è stato un po' come ricominciare da capo. Dopo l'iniziale slancio, eravamo tornati indietro. Quindi in quel periodo ci piaceva ancora suonare, ma mi chiedevo per quanto tempo ancora la band sarebbe durata. Poi, altrettanto improvvisamente, quando Bruce e Adrian (il chitarrista Adrian Smith, ndr) tornarono, ci fu un rinnovamento."

L'era di Blaze Bayley rappresentò un significativo allontanamento dal classico suono degli Iron Maiden. Lo stile vocale più profondo di Bayley contrastava nettamente con l'estensione vocale di Bruce Dickinson. La voce di Bayley funzionava bene con alcuni brani, ma non si integrava con il sound distintivo degli Iron Maiden. Questo fatto contribuì al senso di rottura che si verificò in quel periodo.



I due album pubblicati con Blaze Bayley al microfono, “The X Factor” (1995) e “Virtual XI” (1998)( leggi qui la recensione ), non soddisfarono le aspettative. Raggiunsero rispettivamente l'ottavo e il sedicesimo posto nella classifica di vendita degli album in Gran Bretagna, segnando un declino rispetto al precedente successo commerciale della band.

Con il ritorno di Bruce Dickinson e Adrian Smith , avvenuto nel 1999, gli Iron Maiden si presentarono ai nastri di partenza del nuovo millennio tirati a lucido e con l'album “Brave new world” ( leggi qui la recensione ), pubblicato nel 2000, tornarono a frequentare le parti alte della classifica.
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