Del perché gli Eagles vinsero il Grammy ma non lo ritirarono

Nel gennaio del 1978, gli Eagles vinsero il Grammy per la canzone “Hotel California”, ma non si presentarono a ritirare il premio il seguente 23 febbraio allo Shrine Auditorium di Los Angeles. Avevano avanzato alcune pretese per essere presenti alla cerimonia di premiazione e, non essendo stati soddisfatti nelle loro richieste, decisero di non andarci.
Gli Eagles quell'anno ricevettero più di una nomination ai Grammy, ma il loro manager, Irving Azoff, non voleva che sopportassero l'imbarazzo di una sconfitta. Secondo quanto riportato da Rolling Stone, Azoff disse al produttore dei Grammy Pierre Cossette che l'unico modo per averli presenti alla cerimonia era avere la garanzia di vincere. Chiaramente Cossette rifiutò di stare al gioco, allora Azoff propose di allestire un camerino privato dove la band potesse rimanere nascosta fino all'eventuale vittoria, ma anche questa proposta venne respinta. La band non poteva neppure permettere ad altri di ritirare il premio al loro posto, quindi andò a finire che gli Eagles non si presentarono e quando vinsero, nessuno ritirò il premio.
“Hotel California” (leggi qui la recensione) è uno degli album più rappresentativi della band. Per scriverlo i membri del gruppo attinsero dalla loro esperienza come gruppo. In una intervista il batterista e cantante Don Henley raccontò: "Il concept consisteva nel dare un'occhiata a tutto ciò che la band aveva attraversato, personalmente e professionalmente, mentre stava ancora accadendo. Stavamo ricevendo un'istruzione completa, nella vita, nell'amore, negli affari".
La scrittura del disco venne influenzata anche dal loro vivere Los Angeles. Prosegue Henley: "Per noi Beverly Hills era ancora un luogo mitico. In questo senso, è diventata una sorta di simbolo e 'Hotel' il luogo di tutto ciò che Los Angeles aveva finito per significare per noi. In una frase, lo riassumerei come la fine dell'innocenza".
Gli Eagles giungevano a “Hotel California” dopo il successo del precedente “One of These Nights”, che aveva raggiunto il primo posto della classifica di vendita, quindi le aspettative e la pressione sulla band erano particolarmente alte. Glenn Frey spiegò: "Eravamo sotto la lente d'ingrandimento. Tutti avrebbero guardato al nostro prossimo disco e avrebbero espresso un giudizio. Io e Don pensavamo: 'Maledizione, questo sarà sicuramente un buon disco'".
Parecchi anni più tardi, nel 2016, gli Eagles ritirarono finalmente il Grammy. In quell'occasione Jackson Browne si unì alla band per un tributo a Glenn Frey, scomparso quello stesso anno.