Chi ha incastrato Justin Bieber?
Justin Bieber esce da un locale di Los Angeles. Fuori ci sono paparazzi, armati di cellulari, pronti a fotografarlo, mentre sui social si rincorrono voci allarmanti sulle sue condizioni di salute psichica, con il coinvolgimento (indiretto) nell’affaire Diddy che ha provato duramente l’ex enfant prodige del pop. Bieber esce minaccioso e con le sue mani prova a coprire gli obiettivi delle fotocamere dei cellulari: «Money money money», urla, «Soldi, soldi, soldi». «Get out from here», «Andate via da qui». E ancora: «You don’t care about people, human beings: only money», «Non ve ne importa niente delle persone, degli esseri umani, ma solo dei soldi». La scena, raccapricciante, è di pochi giorni fa: i video, condivisi dagli stessi paparazzi, hanno fatto il giro dei social e del web in generale, alimentando le preoccupazioni dei fan del cantante canadese sulle sue condizioni di salute. Altra scena, altro film (horror). Siamo al Coachella, il festival ospitato dal deserto di Indio, in California, che ogni anno inaugura la stagione dei grandi raduni estivi negli Stati Uniti. Bieber viene filmato mentre sembra fare fatica a camminare sotto al main stage, il palco principale dell’evento, durante uno degli show. I pantaloni gli cedono fino alle ginocchia, lui sembra confuso. La sicurezza prova ad aiutarlo. Quantomeno stavolta non si è reso protagonista di risse con la security dell’evento, come quando nel 2015 gli fu negato l’accesso all’area vip durante l’esibizione di Drake. Justin Bieber torna a far parlare di sé, ancora una volta. E non per la sua musica, ancora una volta.
recent video shows Justin Bieber crashing out on paparazzi pic.twitter.com/Q3BJ4ny1kd
— kira 👾 (@kirawontmiss) April 9, 2025
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Sono settimane di apprensione per i fan della popstar canadese. È cominciato tutto quando i tabloid britannici, negli scorsi giorni, hanno fatto sapere che la moglie Hailey Baldwin, dalla quale Bieber lo scorso anno ha avuto il piccolo Jack Blues, preoccupata per le condizioni di salute del marito avrebbe chiesto aiuto a parenti, amici e pure alla chiesa. Secondo una fonte vicina alla coppia Bieber sarebbe in una «spirale maniacale»: passerebbe notti intere sveglio e mangiando a malapena. Delle storie condivise dalla stessa ex voce di “Baby” sui social hanno alimentato le voci: Bieber, che ha più volte smentito le dipendenze da alcol e droga che gli sono state attribuite dai tabloid, è apparso nelle immagini molto magro e con lo sguardo vacuo, come spaesato.
All’inizio dell’anno una serie di indizi disseminati qui e là sui social dallo stesso Bieber sembravano lasciar presagire un imminente ritorno sulle scene musicali, che i fan aspettano da tempo: l’ultimo album inciso dal principino del pop rimane “Justice” del 2021, prima della pausa annunciata nel 2022 e l’annullamento degli show del “Justin World Tour” del 2023 a causa della sindrome di Ramsay Hunt, una patologia neurologica che colpisce il nervo facciale e può causare una serie di sintomi tra cui paralisi, dolore auricolare e problemi uditivi. Nello stesso periodo Bieber ruppe il sodalizio con lo storico manager Scooter Braun, il talent scout che lo scovò su YouTube quando aveva appena 13 anni. Bieber a gennaio aveva condiviso delle immagini che lo ritraevano in studio davanti a un pc e a un microfono: con lui Mk.Gee, vero nome Michael Gordon, 27enne chitarrista, produttore e cantante che - come già raccontato qui da Rockol - l’autorevole e prestigioso New York Times lo scorso anno ha soprannominato «an unlikely guitar God», «un improbabile Dio della chitarra». «Sta sperimentando. Tutto ciò che esce dalla sua bocca è musica pop», aveva fatto sapere il musicista, considerato il nuovo eroe della musica indipendente statunitense.
Ad oggi del materiale al quale Bieber ha lavorato insieme a Mk.Gee non si vede neppure l’ombra. Bieber, che ha visto la sua immagine pubblica sgretolarsi attraverso la potenza spesso spietata dei social network, come quando nel 2014 vennero diffuse le immagini del suo arresto per guida senza patente e in stato di ebbrezza e resistenza a pubblico ufficiale (nelle immagini il cantante, all’epoca ventenne, sorrideva davanti all’obiettivo delle guardie carcerarie, mentre indossava il camice arancione dato ai detenuti nelle prigioni americane, forse neppure consapevole di quello che aveva combinato), non ha commentato le voci che riguardano la sua vita privata. Vengono in mente i versi di “I’ll show you”, una delle canzoni contenute nell’album “Purpose”, con il quale nel 2015, dopo le turbolenze attraversate, Bieber promise di mettere la testa a posto: «My life is a movie and everyone’s watching», «La mia vita è un film che tutti stanno guardando», cantava. Da allora poco è cambiato. Purtroppo.