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Bill Wyman stupito perché gli Stones hanno continuato senza Watts

Secondo l’ex bassista “non avevano altro da fare”
Bill Wyman stupito perché gli Stones hanno continuato senza Watts

Bill Wyman ha dichiarato di essere rimasto sorpreso quando i Rolling Stones sono andati avanti dopo la partenza e la morte del batterista Charlie Watts

L'ex bassista, che ha lasciato il gruppo nel 1993, ha ipotizzato che i Rolling Stones hanno proseguito solo perché non hanno altro da fare.

Watts è stato sostituito da Steve Jordan nel 2021, inizialmente in via temporanea mentre il titolare dello sgabello dietro i “tamburi” si riprendeva da un'operazione al cuore; ma la scomparsa dell'ottantenne batterista nell'agosto dello stesso anno ha reso il cambiamento permanente.

"Quando Charlie se ne andò, pensai che avrebbero chiuso", ha detto Wyman a Classic Rock in una recente intervista. "Lo pensavo davvero. Potevano sostituire il basso, ma non pensavo che avrebbero potuto sostituire Charlie, il suo carisma e il grande uomo che era". "Ma hanno continuato, il che mi ha sorpreso. Non direi che mi ha deluso, ma mi ha sorpreso. Penso che per loro sarebbe stato un buon momento per finire. Ma non credo che abbiano altro da fare, altrimenti lo farebbero, no?".

Ha proseguito: "Ho sei cose diverse che faccio continuamente, e sono così felice di farle, ma non credo che... Beh, Ronnie Wood ha l'arte come seconda cosa. E Mick Jagger ha provato a fare film e cose del genere, ma non ci è riuscito; ha anche fatto cose da solista che non hanno funzionato come avrebbero dovuto. "E così... sono sempre e solo gli Stones".

Wyman ha anche ricordato come nella band abbiano impiegato due anni per accettare che avesse effettivamente lasciato la band, cosa che, secondo lui, avrebbe dovuto fare molto prima.

Ricordando i suoi dubbi sul ritorno dopo il periodo di inattività della band a metà degli anni '80, ha detto: "Ho ricominciato a suonare con loro solo nella speranza che si trattasse di un paio d'anni, perché avevo tutte le altre cose che volevo fare. 

“Volevo fare archeologia, scrivere libri, fare fotografia, giocare a cricket per beneficenza - ha confessato l’ex bassista - volevo fare tutte queste altre cose. E a 30 anni di distanza voglio ancora farle, a dire la verità. Quindi alla fine sono stato felicissimo di andarmene. Cosa che a loro non è piaciuta per niente e si sono rifiutati di accettare. Dicevano: 'Non te ne sei andato'. Quando stavano preparando il piano per l'anno successivo, ho detto: "È inutile che ne parli, perché me ne vado". E loro hanno risposto. "Non te ne vai". Ho detto: "Me ne vado, me ne sono andato". E non mi hanno creduto.”

"Passarono due anni e nel '94 stavano rimettendo insieme la band per fare un nuovo disco. Mi hanno chiesto: 'Sei ancora nella band?'. Io risposi: 'Me ne sono andato due anni fa'".

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